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Interrare gli stagni attira topi, zanzare e… guai

Ed ecco a voi il caso settimanale del Difensore Civico

di Redazione

Difensore civico:  Raffaele Bartolomeo Comune:  Padova Settore:  Ambiente Caso:  Interramento di un fossato Un privato interra un fossato causando problemi igienico-ambientali. Con l?interessamento del difensore civico e la collaborazione degli uffici competenti, la questione si risolve favorevolmente. È accaduto a Padova: un cittadino si è rivolto al difensore civico del Comune per segnalare la grave situazione igienico-ambientale della zona in cui vive provocata dall?interramento di un fossato, opera di un privato, proprietario di un lotto adiacente alla proprietà dell?interessato. Secondo il cittadino l?interramento avrebbe comportato gravi disfunzioni della rete di smaltimento idrico in quanto le scoline dei campi si riempiono di acqua stagnante e determinano la comparsa di insetti, zanzare e topi soprattutto col caldo. Il difensore civico ha interessato della questione gli uffici competenti dell?amministrazione comunale chiedendo se fossero a conoscenza del problema e all?Asl chiedendo un sopralluogo per verificare la reale situazione igienico-sanitaria della zona. Nel ginepraio delle competenze comunali (Infrastrutture, Edilizia Privata, Tutela Ambientale, Polizia Municipale), è dapprima emerso che l?ufficio competente era quello dell?Edilizia Privata. Il settore in seguito si è dichiarato incompetente: tali opere, non configurandosi come edilizie ma come movimenti di terra connessi ad attività agricola, non comportano trasformazione ambientale. Il difensore civico ha interessato il Consorzio di bonifica, competente per gli aspetti idraulici sul territorio. L?Asl ha poi trasmesso una relazione dove, rilevati i ristagni d?acqua e altri inconvenienti igienico-sanitari, veniva proposta la predisposizione di un provvedimento per la ripulitura del fossato e la creazione di idonee pendenze per evitare ristagni d’acqua. In seguito ad ulteriori accertamenti e sopralluoghi, il Consorzio di Bonifica ha emesso lo scorso maggio un provvedimento di diffida nei confronti del privato che aveva interrato il fossato, affinché provvedesse a ripristinare la situazione originaria.


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