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Lotterie, vince solo Ciampi

Lo Stato premia se stesso. Quest’anno la posta in gioco è alta perché si liquidano tutti i quattrini dimenticati dai vincitori. Le proposte di dare i fondi al non profit sono state vane. Ma a Milano..

di Redazione

Ci risiamo. Anche quest?anno Babbo Natale è arrivato in anticipo, ma solo per pochi privilegiati: i dipendenti centrali del ministero del Tesoro. A loro infatti saranno destinati, come ogni anno, i premi non riscossi delle varie lotterie nazionali, che ammontano, ad oggi, a ben 180 miliardi. Avete letto bene: 180 miliardi, che, divisi tra gli ?aventi diritto?, significa più o meno un bonus di decine di milioni a testa (una cinquantina per i più fortunati). E il tutto avviene, paradossalmente, a norma di legge: a far cadere Natale a Ferragosto ci pensa infatti lo Stato italiano, che con una legge stabilisce che delle dimenticanze dei vincitori si avvantaggino i dipendenti del Tesoro. Ora questa assurda norma è stata finalmente abrogata con la Finanziaria del 1997, ma se almeno eviteremo che in futuro si possa ricreare questo fondo ministeriale, resta il fatto che i 180 miliardi lì giacenti saranno destinati comunque a funzionari e impiegati di Ciampi. Ma il colmo deve ancora arrivare: a decidere la definitiva liquidazione dei premi per i dipendenti è stato infatti un referendum interno allo stesso ministero, che ovviamente ha dato il via libera all?erogazione (e vorremmo sapere chi ha votato contro); altra assurdità, il fatto che tutto sarebbe passato sotto silenzio, con buona pace di chi si indigna per molto meno, se non avessero protestato i dipendenti esclusi dalla ricca lotteria, cioè quelli degli uffici periferici. Una questione che ?Vita? aveva già affrontato e denunciato nel 1995 e poi ancora nel 1997, a gennaio, subito dopo lo scandalo delle vincite della lotteria Italia assegnate e poi rimangiate per le palline incastrate nella macchina in diretta Tv. Allora furono in tanti a dire: utilizziamo quei soldi per fini sociali, indirizzandoli verso enti non profit; si parlò anche di una proposta di legge, di iniziativa della Ccd Maretta Scoca, che avrebbe dovuto dirottare le vincite non riscosse ad associazioni di volontariato; l?avvocato tributarsita Salvatore Pettinato lanciò l?idea di utilizzare quei soldi per finanziare l?authority sulle Onlus; fatto sta però che ora, mentre scriviamo, quei 180 miliardi stanno per essere spartiti tra i dipendenti del Tesoro. Come se niente fosse. Eppure gli esempi positivi, in questo campo, non mancano. Come la recente iniziativa del comune di Milano, voluta dall?assessore agli Affari sociali Ombretta Colli: durante il mese di agosto gli anziani milanesi soli possono essere ?adottati? da alcune famiglie che riceveranno in cambio alcuni gettoni d?oro (del valore di 300 e 500 mila lire) ricavati proprio dai premi di lotterie non ritirati dai vincitori. Si tratta in questo caso, ovviamente, di concorsi privati, lanciati dalle aziende tra i propri consumatori e clienti. Ma è la dimostrazione che si può fare un uso migliore della distrazione dei fortunati vincitori dei tanti premi messi in palio in Italia. A Milano, nel solo mese di agosto, verranno così distribuiti 74 milioni e 300 mila lire. Perché non fare qualcosa di simile anche a livello statale, ponendo fine così a un malcostume tutto italiano? Se infatti ormai i 180 miliardi hanno arricchito i dipendenti del Tesoro, e nulla purtroppo si può fare per riaverli indietro, si può però premere sul ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi perché in futuro si adoperi a promulgare una legge più giusta di quella precedente sull?utilizzo dei premi non assegnati. Una legge che magari destini al non profit le decine di miliardi che ogni anno vengono dimenticati dagli italiani. Faxate dunque le vostre proteste al ministro Ciampi al numero 06/4743449. La campagna

Promotore
settimanale ?Vita?
Obiettivo
Protestare contro l?ingiusta norma che destina ai dipendenti del Tesoro tutti i premi non riscossi delle lotterie nazionali; chiedere l?ap- provazione di una legge che destini questi fondi al non profit
Come aderire
Inviare un fax al ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, al numero 06/4743449


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