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Veltroni,tu stai con i piazzisti della vita?

Fecondazione artificiale, trapianti. Domani l’eutanasia. Mai come oggi la vita dell’uomo si gioca sull’equilibrio difficilissimo tra conquiste scientifiche, e leggi .

di Riccardo Bonacina

C hissà se la stima e l?affetto più volte espresse di Walter Veltroni a Roberto Benigni potranno suggerirgli una correzione di rotta nel suo tentativo di ritrovare un?identità alla sinistra a partire dai temi bioetici che in queste settimane hanno surriscaldato il dibattito politico. Chissà se le sette nomination alla ?La vita è bella?, un atto di fede nella sacralità della vita umana, di ogni vita umana, nella sua inviolabilità e unicità, un film commovente in quel suo essere scritto tutto entro il perimetro di tre parole: babbo, figliolo, mamma; consiglieranno a Veltroni altri temi che non questi su cui scendere in campo come segretario di un importante partito. Se ci sono temi che dovrebbero riguardare gli individui e non le segreterie dei partiti, sono proprio quelli che toccano il nascere e il morire, i diritti privati dell?affettività e delle forme che si dà, i diritti alla salute fisica e psicologica anche di chi ancora non parla e non vota come i nascituri. Onorevole Veltroni sono questi temi scivolosi non solo perché privati, ma anche perché le tecnologie medico chirurgiche, suscitando ogni giorno speranze nuove ma non per questo sempre lecite, non si faranno mai limitare da qualsivoglia regola per il semplice fatto che produrranno eventi ben oltre i terreni regolamentati. Onorevole Veltroni lei ha chiesto ospitalità al più diffuso quotidiano italiano per rilanciare il desiderio di una coppia italiana: «Che cosa c?è di sporco nel voler generare una vita, anche ricorrendo a un donatore sconosciuto?». Ma nelle stesse ore in Gran Bretagna una coppia più o meno della stessa età di quella italiana ha spostato più in là i confini della speranza e del desiderio, Peter Blackurn e la moglie Ildiko hanno detto alla BBC: «Dopo otto anni di cure della fertilità inutili e un mucchio di soldi spesi abbiamo chiesto di poter avere un bambino clonato. Cosa c?è di male nel desiderare un figlio sia pur attraverso la clonazione dei nostri geni?». Vede che guaio rincorrere le speranze suscitate dalla tracotanza delle tecnologie? Ci ascolti, lasci perdere e non buttate a mare la legge anche se non è quella che avete desiderato. Perché poi un uomo di sinistra si deve erigere a difensore di una banda di stregoni che hanno giocato con l?infelicità e i desideri di tante persone fatturando centinaia di miliardi, la gran parte in nero. Per favore non si faccia paladino dei Flamigni o degli Antinori e di altri più oscuri Silvan della provetta che più alla fertilità guardano ai loro portafogli, ascolti piuttosto Dulbecco se cerca uno scienziato di riferimento. Uno Stato serio, una classe politica seria non si sarebbe attardata in questi anni in scontri ideologici non richiesti quando i Nas, meno di un anno fa sequestravano in un famoso centro di Firenze sperma di donatori infetti, quando sulle tv private ginecologi come Antinori vendono in diretta, anche in questi giorni, ovuli e sperma congelati a un pubblico credulone. Facendo molto più danni e molti più denari di una qualsiasi Wanna Marchi. Uno Stato serio avrebbe legiferato perché di fronte a un tale Far West su una questione capitale, una legge, sia pur, la non migliore legge, è meglio dell?assenza di ogni legge.


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