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Quando la burocrazia si fa beffe anche dei defunti

Cittadino senza residenza, sballottato dalla burocrazia di quattro Comuni,muore e nel certificato viene definito: "irreperibile,già residente".

di Redazione

Cittadino senza residenza, sballottato dalla burocrazia di quattro Comuni, muore e nel certificato viene definito: ?irreperibile, già residente?. Si tratta di una triste storia che Enrico Crippa, Difensore civico di Brescia, sottolinea quale esempio «di come gli uffici di Comuni diversi possano interpretare in modo opposto la stessa normativa, lasciando il cittadino privo di un suo costituzionale diritto: in questo caso quello della residenza». I fatti. Il signor E.Z. è nato a Cremona ma non vi ha mai risieduto. La residenza effettiva nel Comune di Rovato è cessata con il suo trasferimento, avvenuto a gennaio ?97, a Chiari. Dove è stato cancellato dalle liste anagrafiche nell?ottobre dello stesso anno perché irreperibile. Il signor E.Z., gravemente malato, era ospite dell?Associazione ?La rete? di Brescia e pur avendo i requisiti previsti dalla legge, non ha potuto presentare domanda di invalidità civile perché senza residenza. L?ufficio del Difensore civico ha subito attivato Asl, Comuni e Prefettura ma ciascun ente ha sostenuto interpretazioni normative varie ed opposte senza che si riuscisse a trovare una soluzione al caso. Così, quando il signor E.Z. è deceduto – nel dicembre 1998 – sul suo certificato di morte il Comune di Chiari nello spazio ?residente? ha annotato: ?irreperibile, già residente nel Comune di Chiari?. Se questa vicenda è chiaramente limite, sono molti e vari i casi sul tema della residenza che ci vengono segnalati dai Difensori civici italiani. Come quello di una giovane donna che aveva eletto la propria residenza nel Comune di Castel d?Alfero, in provincia di Asti, ma si è ritrovata improvvisamente cancellata dal novero dei residenti di quel Comune e proposta per l?iscrizione all?anagrafe di Torino solo perché nel capoluogo piemontese ha i genitori, da cui vive separata, ed esercita una attività temporanea. Nulla è valso per gli amministratori che la donna fosse proprietaria della casa dove abita a Castel d?Alfero e fosse iscritta per la propria attività all?ordine dei ragionieri di Asti.


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