Welfare & Lavoro

L’ufficio pubblico perde l’atto:Il cittadino non deve pagare

l'Ufficio delle Imposte, dopo aver esaminato la dichiarazione 1989, le aveva accordato addirittura un credito di imposta richiesto dalla contribuente nella denuncia di quell'anno.

di Redazione

Vendita di un appartamento e dichiarazione dei redditi, al centro del caso di questa settimana. Racconta Paola Gallerani, difensore civico della regione Emilia Romagna. «È la vicenda di una contribuente, durata piuttosto a lungo, che aveva venduto un appartamento nel 1988 e quindi non ne aveva più denunciato il reddito nella dichiarazione Irpef relativa ai redditi del 1989». Procedura regolare tanto che nel 1994 l’Ufficio delle Imposte, dopo aver esaminato la dichiarazione 1989, le aveva accordato addirittura un credito di imposta richiesto dalla contribuente nella denuncia di quell?anno. Ma, improvvisamente, due anni più tardi lo stesso ufficio le notifica un accertamento di 5 milioni e mezzo di lire per il reddito dell?appartamento relativo al 1989. Immediatamente, la contribuente chiede l?annullamento dell?accertamento presentando anche il contratto di vendita del 1988. Richiesta respinta perché, viene spiegato, non documentata. «E questo nonostante fosse stato depositato presso l’ufficio l’atto di vendita». La signora decide di presentare un ricorso e contemporaneamente, di rivolgersi al difensore civico. «Il nostro ufficio – spiega Paola Gallerani – si è subito attivato presso l’ufficio regionale delle Entrate sostenendo che, per risolvere il caso, era sufficiente rintracciare il contratto che doveva trovarsi agli atti, senza attendere l’esito del ricorso». E così, effettivamente, è avvenuto. Nel settembre 1998, l’ufficio regionale comunicava che erano ?riconosciute fondate le argomentazioni di parte? e che annullava la cartella esattoriale. «In altre parole – sottolinea il difensore civico – era stato ritrovato il contratto consegnato molto tempo prima». Lo smarrimento di un documento da parte di un ufficio pubblico è una vicenda di per sé banale. Ma, come può ben testimoniare la contribuente, gli effetti che ne derivano alla persona coinvolta comportano spese, problemi e preoccupazioni.


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