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Le Poste colpiscono ancora Ma stavolta vince il cittadino

Caso: Le poste non riversano un vaglia

di Redazione

Un disservizio delle Poste ricade sul cittadino costretto a pagare oneri di cui non è responsabile. Dopo l?intervento del Difensore civico, l?Ente si assume la completa responsabilità dei fatti. È accaduto in Abruzzo, come ci racconta Giovanni Masciocchi, ombudsman della regione.Un cittadino esegue il versamento di un vaglia postale ordinario per un pagamento Iva, ma poco tempo dopo riceve una cartella esattoriale con l?intimazione di pagamento per una somma gravata da sanzione e interessi di mora. Si rivolge agli sportelli dove aveva eseguito il versamento – regolarmente documentato – per avere spiegazioni, senza però ottenere alcun risultato. Decide, quindi, di rivolgersi al Difensore civico. Per Masciocchi il caso è abbastanza chiaro: le Poste hanno smarrito il vaglia. Infatti, dietro richiesta del Difensore civico, l?Ente si dichiara disponibile a rimborsare la somma versata. Ciò però non è più sufficiente: per l?Ufficio del Registro il disservizio delle Poste non avrebbe comunque esonerato il contribuente dalle ulteriori spese (sovrimposte, interessi di mora, spese di intimazioni, etc.) dovute al mancato pagamento della somma originariamente dovuta. Spese per un importo più che triplicato rispetto al debito iniziale. Nuovo intervento del Difensore civico che, grazie anche alla collaborazione del Direttore della filiale competente, ha convinto l?amministrazione postale a provvedere direttamente a corrispondere agli Uffici tributari il debito complessivamente maturato, evitando una inutile causa di risarcimento danni che avrebbe potuto essere intentata dal contribuente. Masciocchi ci segnala anche un caso, analogo di un cittadino che – nonostante avesse effettuato il versamento di un tributo – si è visto perseguito da una procedura di pignoramento. Il Difensore civico ha ottenuto dalle Poste un attestato che il cittadino ha potuto far valere nel corso delle verifiche disposte dall?ufficio giudiziario al fine di sospendere la procedura di pignoramento. a cura di Giovanni Masciocchi


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