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Sicurezza stradale, arriva la tutela anche per i familiari delle vittime.

In Commissione anche un disegno di legge per introdurre il limitatore di velocità e la patente a punti. Patteggiamenti solo con l'ok dei parenti

di Redazione

Camera: da mesi sono stati assegnati alla Commissione Trasporti, poste e telecomunicazione, ma non ne è ancora iniziata la trattazione. Parliamo di due proposte di legge che dettano disposizioni in materia di sicurezza stradale. Sono state presentate entrambe da Filippo Misuraca (primo firmatario). La prima, (n. 5620) presentata il 29 gennaio di quest’anno e assegnata alla Commissione il 24 febbraio, nasce dall’iniziativa del Comitato italiano familiari vittime della strada, che alla fine dello scorso anno aveva presentato un’articolata proposta di legge per fermare le stragi stradali e dare giustizia ai superstiti. La seconda (n. 6229) riporta solo i primi 4 articoli della precedente proposta. La prevenzione degli incidenti stradali, attraverso innanzitutto l’educazione, è il primo punto della proposta di legge elaborata dal Comitato italiano familiari vittime della strada e fatta propria da diversi parlamentari. Alcune proposte di legge sia al Senato sia alla Camera sono state infatti presentate dopo che l’associazione ha diffuso il suo testo. A Palazzo Madama sono state presentate due proposte, una che riprende il solo tema dell’obbligo personale non assicurabile e una seconda che ne riprende gran parte degli articolati. A Montecitorio invece è stata presentata integralmente la proposta elaborata dall’associazione. Si tratta di un approccio originale al problema che oltre a dettare disposizioni per la sicurezza stradale indica anche quelle relativa alla tutela dei superstiti delle vittime degli incidenti sulle strade. L’educazione stradale dovrà divenire una materia di insegnamento realmente obbligatoria, con la predisposizione da parte del ministero di programmi di insegnamento per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Un’altra novità riguarda il “limitatore di velocità” che deve essere installato sui veicoli nazionali o importati a cura dei produttori e degli importatori. Il limitatore dovrà essere tarato sul limite massimo di 140 km orari. Le spese per l’installazione sui veicoli già in circolazione restano a carico del ministero dei Trasporti. I veicoli non dotati di questo marchingegno verranno sequestrati. Un’altra novità riguarda la responsabilità personale non assicurabile in materia di lesioni stradali mortali o gravissime (art. 3). Viene prevista la creazione di un fondo per sovvenzionare le attività di prevenzione, al quale chi viene riconosciuto colpevole di aver provocato un incidente stradale e condannato a risarcire i danni a favore della vittima dovrà corrispondere “personalmente una somma pari al 10 per cento dell’importo complessivamente liquidato a titolo di risarcimento” (art. 3 comma 3). Vengono inoltre inasprite le pene pecuniarie per l’eccesso di velocità arrivando alla sospensione della patente con sequestro del veicolo, le pene verranno raddoppiate nel caso di neo patentati o di recidiva. Viene inserito il concetto di prevedibilità dell’evento (art. 5) ed elevate le pene edittali per i reati di lesioni colpose stradali gravi, gravissime e mortali (art. 6). Un altro aspetto trattato è l’accelerazione dei processi civili in materia di risarcimento danni, arrivando a vietare le udienze di mero rinvio, e riducendo a due mesi l’attesa tra un’udienza e l’altra. Un aspetto controverso riguarda invece quanto previsto dall’articolo 8 della proposta di legge nella quale oltre all’abbreviazione dei termini per l’istruttoria penale, viene prevista l’esclusione dei meccanismi di riduzione della pena nel caso di lesioni mortali o gravissime, escludendo il patteggiamento, salvo nel caso vi sia il consenso della vittima, se sopravvissuta, o dei parenti superstiti. L’ultimo articolo della proposta di legge è una delega al governo per l’emissione di decreti legislativi. Tra questi quello che introdurrebbe anche in Italia una più accentuata selezione nella concessione della la patente che, come in altri avviene in altri Paesi europei, diventerà“a punti”.


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