Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

I moduli del comune non hanno sesso.

Cambiano i moduli delle amministrazioni comunali a disposizione della cittadinanza per effettuare richieste. Finora, in molti Comuni sono predisposti unicamente al maschile.

di Redazione

Cambiano i moduli delle amministrazioni comunali a disposizione della cittadinanza per effettuare richieste. Finora, in molti Comuni sono predisposti unicamente al maschile, ma a Livorno lasceranno al cittadino il compito di indicare il proprio genere. Nella città toscana il difensore civico, l?avvocato Maria Pia Lessi, è da sempre impegnata sul tema della semplificazione del linguaggio amministrativo. Spiega: «Per rendere più piena la comunicazione tra cittadino e amministrazione ho posto particolare attenzione al linguaggio sessuato». E ricorda quanto scrive Alfredo Fiorito nel ?Manuale di Stile?, a cura del Dipartimento della Funzione Pubblica: ?Dietro forme ed espressioni linguistiche di uso comune spesso si celano pregiudizi sociali, culturali e sessuali, che chi usa la lingua trasmette anche senza volerlo?. È noto, aggiunge, che chi usa «il linguaggio sessuato intende nominare una esistenza di soggettività femminile che ricopre una funzione perché – citando ?Le Monde Diplomatique? – la questione della lingua e della designazione al femminile non è affatto anodina, perché, notoriamente, solo ciò che ha nome esiste». E proprio per dar forza e peso specifico a questo principio, Maria Pia Lessi si è fatta promotrice, in occasione del progetto di revisione della modulistica comunale, dell?iniziativa di introdurre nei moduli utilizzati dai cittadini per le richieste e le istanze, la differenziazione tra maschile e femminile. In che modo? Lasciando alla persona che si rivolge all?amministrazione il compito di declinare il sostantivo che usa, adattandola al maschile o al femminile. Così, nel caso di ?Io sottoscritt…?, risulterà ?sottoscritto? nel caso che chi scrive sia un uomo, oppure ?sottoscritta? se donna. Proprio in seguito all?intervento del difensore civico, alcuni modelli già predisposti unicamente al maschile, sono stati modificati. Permettendo l?adattamento a secondo del genere.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA