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Il contributo ai Consorzi è una vera “tassa sull’ aria”

Qui difensore civico.

di Redazione

Si torna a parlare dei contributi pretesi dai Consorzi di bonifica:continuano ad arrivare ai difensori civici italiani segnalazioni, denunce e richieste di chiarimento. Con Paride Bertozzi, difensore civico di Cesena, riprendiamo la questione della legittimità dei contributi. Bertozzi definisce i contributi consortili una vera e propria ?tassa sull?aria? perché colpirebbe non solo i proprietari di fondi, in teoria, beneficiari diretti delle migliorie apportate dall?ente, ma pure le proprietà immobiliari e i fabbricati di aree urbane non direttamente interessati dai lavori. Secondo alcune fonti, sarebbero circa 6 milioni i contribuenti e farebbero affluire alle casse dei Consorzi ben 700 miliardi annui, senza tener conto ? rileva il difensore civico ? dei fondi statali e regionali. Gran parte dei contribuenti considera il tributo un balzello ?inadeguato e non più attuale, ben lontano dal rappresentare un prelievo di una certa utilità pratica: tale prelievo si estrinseca, invece, in una insopportabile pressione fiscale non giustificata né giustificabile in tempi di conclamata trasparenza?. Alcune regioni, in attesa della riorganizzazione dei servizi, hanno adottato iniziative autonome. Le Marche hanno soppresso i Consorzi trasferendone la competenza alle province in coerenza con un progetto legislativo in discussione al Parlamento; il Lazio ha limitato la contribuzione ai possidenti di fondi agricoli. «Stiamo chiedendo», sottolinea Bertozzi», alla Regione Emilia Romagna un provvedimento analogo a quello adottato dalla Regione Lazio». Per quanto riguarda i ricorsi, proprio Bertozzi ? in qualità di giudice di pace, prima di assumere l?incarico di difensore civico ? ha sollevato il problema di fronte alla Corte Costituzionale per chiarire definitivamente la competenza: il Tribunale, coi pesanti oneri che ciò comporta per i cittadini, o il giudice di pace con indubbi vantaggi (come l?intervento diretto del ricorrente senza necessità di legale). Dalla Corte si attende al più presto la soluzione di questo delicato aspetto.


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