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Graduatoria sbagliata: lo studente non deve pagare

Revocata la borsa di studio per un errore nella realizzazione della graduatoria, gli viene chiesto di restituire quanto già beneficiato.

di Redazione

Revocata la borsa di studio per un errore nella realizzazione della graduatoria, gli viene chiesto di restituire quanto già beneficiato. È accaduto in Abruzzo a uno studente universitario. Gli era stato assegnato un alloggio nella Casa dello studente in base alla graduatoria provvisoria degli aspiranti alla borsa di studio per l’anno accademico ‘97/98. Poco dopo gli viene comunicata la revoca dell’assegnazione per effetto dell’approvazione della graduatoria definitiva nella quale lo studente veniva ricollocato tra gli idonei e non più tra i vincitori. L’Azienda per il diritto allo studio universitario (A.D.S.U.) invitava a riconsegnare l’alloggio riservandosi di notificare con provvedimento a parte “l’importo esatto da restituire all’Amministrazione circa il servizio alloggio compreso nel beneficio della borsa di studio di cui ha usufruito”. Per Giovanni Masciocchi, difensore civico dell’Abruzzo, a cui lo studente si è rivolto, il recupero di somme non trova fondamento in norme di legge o di regolamento, né nei principi civilistici dato che, per il periodo di riferimento, l’occupazione dell’alloggio da parte dello studente trovava pieno titolo nella graduatoria provvisoria. Non erano imputabile al giovane errori o omissioni che avevano provocato il diverso esito sancito dalla graduatoria definitiva. Dal bando di concorso si evinceva testualmente che il titolare della borsa di studio era tenuto a prendere possesso dell’alloggio entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria, mentre nel contratto stipulato con l’A.D.S.U. non vi erano tracce di clausole che contemplassero effetti retroagenti dell’atto di revoca (ipotizzabili solo nel caso di dichiarazioni non veritiere). Una procedura di recupero che si prestava al rischio di eventuali impugnative. Ma, soprattutto, dal sapore di beffa per lo studente già penalizzato dal venir meno di un beneficio su cui aveva fatto affidamento. Il tutto si è chiuso in modo positivo per le parti. L’Azienda ha concesso allo studente un sussidio straordinario.


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