Welfare & Lavoro

Anche i papà separati hanno diritti e doveri

Il genitore separato ha diritto ad avere direttamente dalle istituzioni scolastiche informazioni sul figlio minorenne, anche se non è stato dichiarato affidatario.

di Redazione

Il genitore separato ha diritto ad avere direttamente dalle istituzioni scolastiche informazioni sul figlio minorenne, anche se non è stato dichiarato affidatario.Caso, delicato,presentatosi al difensore civico della Campania Giuseppe Fortunato che ha accolto poche settimane fa il ricorso di un padre separato.I fatti. Il signor Rossi (chiamiamo così il protagonista della storia) non riesce ad avere dalla scuola informazioni sull’andamento scolastico della figlia, nonostante lettere, raccomandate e solleciti vari. La figlia, affidata alla madre, frequenta le elementari a Napoli. Ma il muro imposto dall’amministrazione , spiega l’avvocato Fortunato, non è giustificabile. I motivi. L’art.155 del codice civile stabilisce che vigilare sulla istruzione ed educazione dei figli è un diritto e dovere che riguarda pure il coniuge non affidatario, a meno che non sia stato diversamente stabilito. Ciò significa che “le decisioni di maggiore interesse per i figli sono adottate da entrambi i coniugi”. D’altra parte, rileva il difensore civico, nell’atto di separazione non è stato stabilito nulla di diverso rispetto all’esercizio della patria potestà. Valgono quindi le norme civilistiche. Cosa si intende per decisioni di maggiore interesse? Il decreto del difensore civico è chiaro: “la scelta in materia di educazione religiosa, correttivi circa l’andamento scolastico, giudizi quadrimestrali, scelta dell’istituto scolastico, reiscrizione o mancata iscrizione, gite scolastiche”. Su tali aspetti, anche il signor Rossi ha diritto ad avere “dirette, complete e celeri informazioni” dall’istituzione scolastica perché è un suo diritto “conoscere senza intermediari la realtà effettiva e non quella da altri rappresentata, anche se in buona fede”. Solo così, può dare un contributo all’istruzione e all’educazione della figlia minorenne. Il difensore civico ha chiesto quindi al Provveditore agli studi di Napoli di far luce sulla vicenda denunciata dal signor Rossi per ottenere le informazioni fin qui negate e concorrere in futuro con maggiore serenità all’educazione della figlia.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA