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Hong Kong: pescatori contro la Disney

Il suo nuovo parco divertimenti inquina le acque e fa morire i pesci

di Gabriella Meroni

Problemi per la Disney a Hong Kong. La costruzione di un parco giochi sul mare, in corso da metà del 2000, continua a provocare morie di pesci contribuendo all’inquinamento delle acque. L’accusa viene fatta dai pescatori, che hanno già chiesto un risarcimento di oltre 15 miliardi di lire e dichiarano di avere perso nel solo 2000 circa dieci miliardi, dopo che i costruttori hanno travasato la melma dei fondali dal luogo del futuro parco alla baia accanto. Il governo, che conta su 36.000 nuovi posti di lavoro alla Disney e oltre metà dei proventi del parco, ha già dato circa dieci miliardi a 1.144 pescatori per incoraggiarli a cambiare zona di pesca. L’isola di Peng Chau è a due chilometri da Penny’s Bay, la baia dell’isola di Lantau dove sorgerà il nuovo parco. All’inizio delle opere di costruzione, le famiglie di pescatori di Peng Chau erano 70. Adesso sono 30. Chan Chi-sing si onora di venire da una famiglia che pesca in quello specchio di mare da tre generazioni, e spiega alla Cnn: “Le acque inquinate del delta del fiume Pearl hanno già ridotto la quantità del pesce negli ultimi anni, ma Disney è stata l’ultima goccia”. Chan aggiunge: “Adesso ci sono tipi di pesci che non troviamo più, mentre altri hanno smesso di riprodursi”. In particolare, il pescatore lamenta di non trovare più le specie pregiate di granchi che normalmente popolavano la zona. E Chan Mok-kun, 61 anni, precisa: “Di solito pescavamo circa 60 chili al giorno. Adesso se ne prendiamo 15 siamo fortunati. E sanno di melma”. La Disney si difende sostenendo che il problema è del governo e aggiungendo che non ci sono collegamenti diretti fra la moria di pesci e crostacei e i lavori del parco giochi. Una sua portavoce ha spiegato all’agenzia Reuters che in ogni caso “il governo sta monitorando la situazione e ha preso misure per arginare il problema”. Il governo di Hong Kong conta sul parco della Disney per incrementare il turismo, offrire ai cittadini quelli che si prevede saranno 36.000 nuovi posti di lavoro e incassare come da contratto il 57 per cento dei guadagni. Riguardo all’impatto ambientale, l’ingegnere capo del Dipartimento di ingegneria civile, Chan Kin-kwong, spiega i dettagli delle contromisure adottate: per limitare l’inquinamento all’esterno, intorno a Penny’s Bay è stata costruita una barriera artificiale di oltre tre chilometri di limo e 200 metri di rocce. Nei prossimi mesi saranno costruite scogliere artificiali per attrarre le specie di pesci scomparse dalla zona. Infine, ci sono i rimborsi per i pescatori, in parte già versati e in parte pronti per chiunque voglia smettere del tutto di pescare. Previsto anche un progetto per aiutare chi invece proseguirà. (Cnn)


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