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Case da sogno se il progetto è del bambino

La cooperativa Andria ha vinto il premio Guggenheim coinvolgendo i più piccoli nell’architettura di quartiere di Anna Caldera

di Redazione

Andria cooperativa di abitanti Indirizzo: via Sante Mussini, 9 42015 Correggio (Reggio Emilia) Tel. 0522.693292-0522.694640 Fax 0522.691042 Internet: www.andria.it Presidente: Luciano Pantaleoni Anno di nascita: 1975 Soci: 4mila Scopo: nel 1990 da costruttore di case a referente per gli abitanti che vogliono migliorare la qualità della vita La casa dal punto di vista di un bambino. Questo lo spunto che ha portato la Cooperativa Andria di Correggio a vincere il premio, per il progetto più innovativo, della quinta edizione del Guggenheim Impresa & Cultura. Luciano Pantaleoni, architetto e presidente della cooperativa, spiega come da un?idea si è arrivati alla progettazione e, prossimamente, alla costruzione di abitazioni per la famiglia che tengano conto di esigenze, sogni e bisogni dei più piccoli. «Andria è il nome di una città ideale descritta da Calvino. E il nostro obiettivo è quello di operare un cambiamento nel nostro mondo a cominciare dal modo in cui viviamo. Dalle nostre abitazioni, costruendole secondo criteri che tengano conto delle esigenze dei futuri proprietari, piccoli e grandi. Proprio per seguire le esigenze di evoluzione della famiglia, la nostra cooperativa ha volutamente costruito dei loft. Si tratta», continua Pantaleoni «di appartamenti, venduti soprattutto a coppie giovani, strutturati in modo da essere modificati secondo le esigenze degli abitanti. Inizialmente gli appartamenti sono composti da una o più camere con servizi, con la possibilità di aggiungervi nuovi locali nel caso la famiglia diventi più numerosa. Il costo è di 102mila 258 euro». Il progetto che ha fatto vincere alla cooperativa il Guggenheim, «nasce da una ricerca, svolta nel ?95, alla quale hanno collaborato con i bambini, maestre, pedagogiste, architetti e artigiani. I piccoli», spiega, «dovevano spiegare la loro casa ideale. L?idea è stata tradotta, prima in una mostra e successivamente in un libro, Il manifesto delle esigenze abitative dei bambini, a opera dell?artista Emanuele Luzzati e dello scrittore Giuseppe Pedriali. Dal manifesto, diventato l?emblema del progetto presentato al concorso, è nata l?idea di ?Coriandoline, le case amiche dei bambini e delle bambine?. Tra le caratteristiche spiccavano la ?trasparenza?: più vetrate in modo da interagire con le stagioni e assistere ai fenomeni meteorologici. ?Dura fuori e morbida dentro? in modo da assicurare sicurezza e comfort a chi vi abita. E deve essere ?grande? in modo da ospitare anche altri bambini e, infine, ?giocosa? con uno spazio dove si possa giocare in tutta tranquillità». Ora è in atto l?ultima fase del progetto. La realizzazione di un quartiere a Correggio dove si applicano le richieste abitative dei bambini. In ogni appartamento sarà realizzata una stanza con ampie vetrate e dotata di scivoli e altri giochi. «Costruiremo 20, 25 abitazioni suddivise in condomini e villette unifamiliari per un investimento pari a 4 milioni 131mila euro (di cui 516mila euro finanziati dalla Regione Emilia Romagna e il rimanente dalla cooperativa). I lavori» conclude Pantaleoni «partiranno il prossimo anno».


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