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Famiglia & Minori

Tutela maternità: estesa a più donne

Nuove regole in materia di astensione retribuita dal lavoro per maternit

di Redazione

Camera: maggioe tutela per le lavoratrici-madri con contratto a tempo determinato e stagionali, per le disoccupate, per quante sono assunte con contratto di formazione lavoro e apprendistato e sostanziale equiparazione tra madri naturali e adottive. A dettare nuove regole in materia di astensione retribuita dal lavoro per maternità è il testo unico di quattro disegni di legge (nn.101-1147-1478-1680-A) approvato dalla commissione Lavoro il 10 dicembre scorso e già all?esame dell?Aula. Non si può parlare di una vera e propria riforma della tutela delle lavoratrici-madri ma certo il testo unico messo a punto dalla commissione Lavoro della Camera (all?esame di Montecitorio) rappresenta un passo avanti per tutte quelle donne assunte con contratto a tempo determinato o disoccupate (ma che abbiano lavorato almeno 78 giorni negli ultimi 12 mesi, ovvero le ?stagionali?) che si apprestano a diventare madri. Viene esteso anche a loro, a partire dal prossimo luglio, il diritto all?indennità giornaliera per i due mesi antecedenti il parto e i tre successivi la nascita del figlio, pari all?80 per cento della retribuzione media percepita nel periodo di lavoro. Buone notizie anche per le donne assunte con contratto di formazione lavoro e di apprendistato alle quali viene riconosciuto il diritto alla proroga del rapporto di lavoro per il periodo di assenza obbligatorio. Un?indennità giornaliera è prevista anche per le lavoratrici che dovessero perdere il bambino in seguito ad aborto naturale o terapeutico. Le stesse regole valgono per le madri adottive. Per ottenere i benefici, le lavoratrici – a partire dal sesto mese di gravidanza ed entro 180 giorni dal parto – devono presentare domanda in carta semplice all?ente previdenziale allegando un certificato medico da cui risulti la data di inizio della gravidanza e quella del parto.


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