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Handicap, nuove tecnologie e inclusione

Il 5 marzo il ministro Lucio Stanca ha promosso una conferenza alla Camera su tecnologia e disabilità. In quell'occasione é stato presentato lo specifico ddl sull'accessibilità.

di Benedetta Verrini

Innovazione tecnologica ?amica?, ossia strumento per migliorare la qualità della vita dei disabili e fattore di inclusione. In concomitanza con l?Anno europeo delle persone con disabilità, il ministro per l?Innovazione, Lucio Stanca, ha promosso, il 5 marzo alla Camera dei deputati, la conferenza su “Tecnologie per la disabilità: una società senza esclusi”. La conferenza ha fornito l?occasione per presentare il Libro Bianco della Commissione interministeriale per l?uso e lo sviluppo delle tecnologie in favore delle categorie deboli, e lo specifico disegno di legge sull?accessibilità predisposto dal ministro Stanca. Vediamo i punti chiave con l?aiuto di Pietro Barbieri, presidente Fish – Federazione italiana superamento handicap. Una fotografia precisa della situazione di quasi tre milioni di disabili. E delle opportunità offerte dalla tecnologia per migliorare la loro vita. Questo è il Libro Bianco presentato dal ministero per l?Innovazione, che contiene una serie di significative proposte: un nuovo disegno di legge e alcune azioni necessarie a promuovere l?inserimento dei disabili. “Sono tre le principali aree in cui le tecnologie possono migliorare le condizioni dei disabili”, si legge nel documento. “Nella prevenzione di malformazioni genetiche, nella riabilitazione e nel raggiungimento della piena inclusione sociale”. Su quest?ultimo punto, l?inclusione, nel corso del convegno si sono soffermati sia il ministro Stanca che il ministro del Lavoro, Roberto Maroni, illustrando gli strumenti legislativi che possono rendere effettiva l?inclusione delle persone disabili ai servizi della pubblica amministrazione e al lavoro. L?ultimo capitolo del Libro Bianco è interamente dedicato alle iniziative che il ministero dell?Innovazione può intraprendere (ad esempio, avviare uno studio sull?accesso a Internet e sull?uso dei computer da parte dei disabili; garantire la piena accessibilità delle informazioni e dei servizi offerti in forma elettronica da parte del settore pubblico, eventualmente con l?attivazione di uno specifico Osservatorio sull?accessibilità dei siti pubblici). Tra gli obiettivi inseriti nel Libro Bianco c?è anche una speciale promozione del telelavoro, come strumento di integrazione lavorativa dei disabili (il cui tasso di disoccupazione, attualmente, è del 21%, contro una media italiana dell?8-9%). “Questo accenno al telelavoro, però, va considerato con particolare cautela”, avverte Barbieri. “Servono delle garanzie, perché se è vero che la tecnologia aiuta ad avvicinare e a offrire nuove opportunità, non deve però trasformarsi in una nuova ghettizzazione, un modo per “lasciare a casa” chi ha qualche difficoltà. Non possiamo correre questo rischio: la persona con disabilità deve poter frequentare il luogo di lavoro e usufruire di una postazione equipaggiata secondo le sue necessità”. E se la questione lavoro resta un fronte aperto, da parte della Fish c?è l?auspicio per una rapida approvazione del disegno di legge sull?accessibilità dei siti, annunciato dal ministro Stanca. Il disegno di legge, in fase di elaborazione, dovrebbe finire per “assorbire” il ddl Palmieri-Campa, già sottoscritto da oltre 180 deputati. “Un?iniziativa, quella di Palmieri e Campa, estremamente importante”, sottolinea Barbieri, “ma forse poco percorribile per la sua rigidità. Il testo del governo, puntando a rendere accessibili almeno tutti i siti della pubblica amministrazione, può rappresentare una buona base di partenza per rendere molti servizi fruibili via Internet da parte dei cittadini disabili”. Con un importante avvertimento: non si pensi che la tecnologia possa risolvere tutti i problemi. “Almeno due fasce di persone restano escluse da queste potenzialità”, avverte Barbieri. “La prima è quella dei disabili intellettivi, che rappresentano ben il 60% del totale. La seconda è quella delle famiglie che non hanno risorse per l?acquisto di tecnologia”. Cosa prevede il ddl Stanca Il disegno di legge – Sarà presentato dal ministro Lucio Stanca in uno dei prossimi Consigli dei ministri. Il testo tiene conto della pdl Campa-Palmieri e di una proposta dell?on. Bono presentata nella passata legislatura Obiettivo – Rendere accessibili i siti internet e tutti i rapporti telematici tra cittadini e pubblica amministrazione Lavoro – Nel settore del lavoro pubblico, dovrà essere messa a disposizione del dipendente disabile la necessaria strumentazione hardware e software, anche in caso di telelavoro. Nel settore privato, sono previsti contributi a favore dei datori di lavoro per l?acquisto di materiale informatico a uso dei dipendenti disabili, nel quadro della l. 68/1999 Bollino Blu – Sarà riconosciuto a un sito o a un prodotto informatico che può garantire l?accessibilità Interventi agevolativi – Sarà riconosciuto a un sito o a un prodotto informatico che può garantire l?accessibilità Interventi agevolativi – Per favorire, tra i disabili, la diffusione del possesso di pc, il ministro dell?Innovazione sta valutando modi per rendere più efficaci gli interventi agevolativi (es. abbattimento Iva). Info: Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie


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