Famiglia & Minori

Buon Samaritano, la Camera discute sul via libera

E' in discussione alla Camera il ddl definito "Buon Samaritano" che equipara ai consumatori le organizzazioni di volontariato dedite alla distribuzione gratuita di cibo.

di Benedetta Verrini

Si trova in una delicata situazione di stallo, in Parlamento, il disegno di legge del ?Buon Samaritano?. La proposta, che equipara ai consumatori finali le organizzazioni di volontariato dedite, a fini di beneficenza, alla distribuzione gratuita di prodotti alimentari alle persone indigenti, dopo un?approvazione-lampo al Senato ha subito una battuta d?arresto alla Camera. In commissione Affari sociali sono emersi problemi di ordine sanitario e ostilità da parte di singoli deputati. Ma il relatore, Giuseppe Palumbo (FI) assicura: “Sulla proposta resta un generale favore. Riusciremo a raccogliere abbastanza firme per passare alla discussione in legislativa”. Settimana d?intenso dibattito, alla commissione Affari sociali della Camera, sul disegno di legge 3604, “Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di beneficenza”. Come è noto, il provvedimento (presentato in gennaio su iniziativa del governo), mira a svincolare le organizzazioni di volontariato da una serie di adempimenti burocratici, dando la possibilità di riutilizzare, per gli indigenti, le grandi quantità di cibo che, a fine giornata, non possono più essere vendute o utilizzate, e così distribuirle a poveri. Finora infatti, solo il cibo non deperibile poteva essere utilizzato per fini filantropici, ma non quello in scadenza nei supermarket o quello che rimane nelle mense scolastiche o aziendali, o nei ristoranti, che deve essere gettato. L?intuizione prende spunto da una normativa americana detta del ?Buon Samaritano?, approvata nel 96, con Clinton. Il ddl stabilisce che le associazioni di volontariato vengano equiparate all?utilizzatore finale, superando così i mille vincoli di responsabilità e di igiene. Proprio la questione della sicurezza sanitaria ha fatto emergere perplessità in commissione Affari sociali. Il sottosegretario al ministero della Salute, Cesare Cursi, è intervenuto definendo “grave” l?esclusione dei luoghi, del personale e dei mezzi utilizzati per la distribuzione degli alimenti, dalle autorizzazioni e controlli sanitari. “C?è stata una comune perplessità sul secondo comma, che escludeva del tutto i controlli sanitari”, spiega l?onorevole Palumbo, che è anche presidente della XII Commissione. “Per questo si è deciso di abolirlo. Avevo proposto di inserire un emendamento per definire la questione con un regolamento successivo, ma ciò non era possibile in virtù della devolution. Pertanto, a legge approvata, ciascuna Regione interverrà con disposizioni proprie”. Il ddl del Buon Samaritano ha trovato anche l?opposizione di Tiziana Valpiana (RC). In una delle ultime sedute, la Valpiana ha definito “molto grave” il provvedimento, aggiungendo che esso “risponde alle esigenze di una particolare organizzazione, il Banco alimentare, che da qualche anno si occupa di raccolta e distribuzione di cibo, attività peraltro che in un Paese civile, a mio avviso, non dovrebbe essere necessaria”. Un presa di posizione molto dura nei confronti di un?organizzazione che (oltre a non essere la sola, in Italia, a occuparsi di distribuzione di alimenti e la nuova legge permetterebbe l?ingresso di molti altri soggetti), permette che ogni giorno oltre un milione di persone riceva cibo. Per accelerare l?approvazione del ddl ed evitare il passaggio in aula, il presidente Palumbo ha richiesto di passare alla discussione in sede legislativa. Per questo è necessaria una raccolta di firme dei componenti la commissione. “Anche se non tutti hanno aderito, la maggioranza dei colleghi, compresi quelli dell?opposizione, hanno detto sì. Entro fine marzo sarà possibile dare il via libera”. Statalisti permettendo. Info: il testo in discussione Iter – Il ddl del ?Buon Samaritano? è stato presentato dal governo su iniziativa della Presidenza del Consiglio e del ministro del Welfare, Roberto Maroni. Trasmesso al Parlamento il 30 gennaio, è già stato approvato dal Senato in sede deliberante (S1787). Ora si trova in discussione alla commissione Affari sociali della Camera (C3604) in sede referente. Il relatore, Giuseppe Palumbo (FI) ne ha richiesto la trasmissione in sede legislativa Contenuto – Composto di un solo articolo, il ddl 3604 dice: “Le organizzazioni di volontariato iscritte negli appositi registri tenuti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, nonché le associazioni di promozione sociale, gli enti ecclesiastici e le fondazioni che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparati, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti” Cassato – Il secondo comma dell?articolo 1 è stato soppresso alla Camera. Diceva: “I luoghi, il personale e i mezzi utilizzati per l?esercizio dell?attività di cui al comma 1 non sono soggetti alle vigenti autorizzazioni e controlli sanitari”


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA