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Attivismo civico & Terzo settore

Il 31 maggio lascia a casa l’auto

È un invito di Rete Lilliput

di Gabriella Meroni

Rete Lilliput promuove per il 31 maggio la Giornata nazionale dell’auto-boicottaggio: un invito a lasciare le automobili a casa e scendere per le strade delle città italiane in sella a biciclette nonviolente. L’iniziativa consiste nell’issare sulle biciclette la bandiera della pace e sfilare in fila indiana per le strade. Iniziative simili si sono svolte nelle settimane passate in oltre venti piccole e grandi città d’Italia ed hanno visto la partecipazione di moltissime persone decise a mostrare concretamente che esiste un’alternativa all’abuso quotidiano delle auto. La giornata del 31 maggio, in cui l’auto-boicottaggio si svolgerà contemporaneamente in tutte le città d’Italia, ha come fine quello d’innescare un processo di auto-riduzione della quantità di automobili circolanti sulle strade. Questa azione nonviolenta di massa ha lo scopo di ribadire il no della società civile alle guerre del petrolio: no alle guerre per il controllo strategico delle ultime riserve di combustibile fossile, causa ultima dei conflitti dal ’90 ad oggi in Iraq, Cecenia, Afghanistan; no alla guerra contro l’ambiente dovuta in primo luogo all’uso irresponsabile del petrolio e dei suoi derivati primi responsabili dell’inquinamento locale e planetario; ed infine no alla guerra che si combatte ogni giorno sulle strade e che ha causato mezzo milione di morti in Europa negli ultimi 10 anni oltre che trasformazioni irreparabili sul tessuto urbano e sociale delle città. La proposta di una giornata senza auto coincide significativamente con l’avvio della “settimana dell’impronta ecologica”, promossa sempre dalla Rete Lilliput con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema dell’insostenibilità dell’impatto dell’attuale stile di vita sulla biosfera, in particolare la “Giornata nazionale dell’auto-boicottaggio” intende rendere esplicito il nesso esistente tra l’insostenibilità del sistema dei trasporti, l’urgente bisogno di petrolio e le guerre. Con queste iniziative e molte altre in programma la Rete Lilliput si propone di agire sulle cause strutturali delle guerre presenti e future, rendendo esplicite le ragioni profonde che determinano le aggressioni armate per il controllo degli ultimi giacimenti petroliferi, in opposizione alla nuova politica di “guerra infinita” avviata dalla Casa Bianca, la Rete Lilliput intende avviare una serie di iniziative dal basso tese ad aumentare la coscienza e la mobilitazione dei privati cittadini aprendo nuovi spazi di visibilità a tutte le istanze rimaste fino ad ora inascoltate.


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