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Sostenibilità sociale e ambientale

Sostegno al commercio equo: mozione alla Camera

La dichiarazione congiunta di Lucà e Calzolaio (Ulivo): "Un primo passo", ma "il governo ha rifiutato di inserire un esplicito riferimento alla prossima manovra finanziaria"

di Benedetta Verrini

Dopo il Senato, anche la Camera ha approvato una mozione di sostegno al commercio equo e solidale. Proprio oggi l’Aula di Montecitorio ha votato unanimemente un’importante serie di impegni per il Governo “volti a sostenere il commercio equo e solidale, strumento di sviluppo e cooperazione con le comunità produttive dei Paesi più poveri” hanno dichiarato, in un documento congiunto, Mimmo Lucà e Valerio Calzolaio (Ds-Ulivo). “Gli impegni sono contenuti in una mozione proposta dal centrosinistra. Un testo simile era stato approvato al Senato nel mese di febbraio”. I due deputati evidenziano come alla Camera siano stati aggiunti alcuni punti importanti che impegnano il governo a: Considerare l’introduzione di incentivi fiscali a favore dei consumatori e la facoltà di riduzione di tributi locali a favore delle botteghe del commercio equo e solidale, analogamente a quanto già oggi è possibile per il volontariato e per l’associazionismo. Riconsiderare gli acquisti delle amministrazioni centrali a favore dei prodotti del commercio equo e solidale. Sostenere i Paesi più colpiti dal crollo del prezzo del caffè. “E’ un primo passo. Il governo ha rifiutato di inserire un esplicito riferimento alla prossima manovra finanziaria” proseguono Lucà e Calzolaio. “Noi chiederemo già in quella sede atti coerenti. Non serve carità, ma aiuto allo sviluppo. Non serve incentivare ogni consumo, ma innanzitutto quei consumi che non opprimano Paesi poveri e comunità di Paesi poveri”.


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