Famiglia & Minori

Minori: tornano in Italia 165 bambini di Chernobyl

L'associazione lecchese Les Cultures ringrazia le famiglie che ancora una volta aiuteranno i ragazzi. Anche con progetti in Ucraina

di Gabriella Meroni

Les Cultures rinnova il proprio impegno nei confronti dell’infanzia di tutto il mondo, in particolare con la tradizionale ospitalità dei bambini provenienti dall’Ucraina, Satto europeo in gravi difficoltà sotto il profilo economico, sociale e sanitario. Le famiglie di Lecco, della Valsassina, del meratese, del comasco e del bergamasco attendono i piccoli ospiti domenica 15 giugno 2003, sul piazzale antistante la Società canottieri, sul lungolago di Lecco. L’occasione è sempre la stessa: una vacanza terapeutica dalla loro terra contaminata dallo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl (26 aprile 1986). Alle famiglie ospitanti va ancora una volta un immenso grazie da parte di Les Cultures. Dal 1994 Les Cultures organizza l’accoglienza in famiglia dei piccoli ucraini di una fascia d’età compresa tra i 7 e i 13 anni e ogni anno nuove famiglie vivono questa esperienza di ospitalità di un bambino straniero che porta con sé non solo la triste esperienza di un Paese contaminato dal mortale cesio, ma porta anche la ricchezza della cultura ucraina , con le sue tradizioni e i suoi costumi. Ancora una volta i singoli cittadini hanno dimostrato che è possibile fare grandi cose unendosi per sostenere il comune Progetto Ucraina nel quale entrano anche i progetti di cooperazione internazionale per il sostegno dei bambini che in Italia non possono venire, ma che hanno bisogno di grande aiuto. Les Cultures ha così potuto realizzare la ristrutturazione di scuole, orfanotrofi , ha allestito un laboratorio di informatica per una scuola professionale frequentata da orfani, ha avviato un progetto con l’Ospedale pediatrico di Chernighiv, sono state fatte 80 adozioni a distanza .


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