Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Leggi & Norme

Risarcimenti se la tintoria sbaglia

I capi vengono presi in custodia e devono essere restituiti su richiesta.

di Christian Carosi

Ho portato il piumone a lavare in tintoria, ma quando sono tornata mi è stato detto che non lo avevano più. Mi resta un tagliandino anonimo. Come fare a ottenere almeno un risarcimento? Mariangela (email) Le tintorie svolgono un?attività che rientra nel contratto d?opera (artt. 2222 e seguenti del C.c.): il lavoro dev?essere eseguito secondo quanto concordato e a regola d?arte. Allo stesso tempo, prendono in custodia i nostri capi e sono tenute a restituirli su richiesta. In caso contrario, la tintoria risponde dei danni causati dalla perdita. È però necessario richiedere il risarcimento in modo formale, tenendo conto che la quantificazione del danno va fatta considerando l?anzianità del capo e il prezzo pagato (lo scontrino d?acquisto può agevolare l?operazione). Va scritta una raccomandata con ricevuta di ritorno, concedendo una decina di giorni per risolvere amichevolmente la controversia. Ci si può rivolgere al servizio di conciliazione delle Camere di commercio, che ha costi ridotti ed è un sistema alternativo a quello di recarsi dal Giudice di pace.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA