Sostenibilità sociale e ambientale

Alla COOP 250 mila uova pasquali equosolidali

In tutti i punti vendita le uova a marchio sono state sostituite con quelle del commercio equo

di Francesco Agresti

Per il secondo anno consecutivo COOP Italia ha deciso di sostituire tutte le uova di cioccolato a marchio con i prodotti al latte e fondente della linea Solidal, dedicata l commercio equo e solidale. La prima catena della distribuzione italiana ha messo sugli scaffali per ora 250mila pezzi che sono a disposizione dei consumatori perché trascorrano le festività all’insegna della solidarietà e a sostegno dei produttori del Sud del mondo. Il cioccolato eè quello di Conacado, confederazione di piccoli produttori della Repubblica Dominicana, e di Mcch, coordinamento di produttori dell’Ecuador che lavora da anni nel circuito del commercio equo. Lo zucchero è di Coopeagri del Costa Rica che fornisce la materia prima fondamentale per la lavorazione del cacao. E sono uova solidali al 100%: all’interno infatti i consumatori possono trovare le sorprese artigianali provenienti da Fair Deal Crast organization, coordinamento di produttori della regione ovest dello Stato del Bengala, vicino a Calcutta, che, grazie a questo progetto, e’ riuscita a dare nuovo slancio all’occupazione nella zona. Con lo stesso cacao al 100% (il cioccolato del commercio equo infatti non contiene materie prime differenti dal burro di cacao) sono distribuiti in Coop anche gli ovetti, nei comodi sacchettini per una pausa dolce e solidale durante la giornata. La Tortuga, Bottega del Mondo di Padova licenziataria di TransFair (il marchio del commercio equo e solidale in Italia), distribuisce le uova a marchio Macondo presso circoli, bar e gruppi nel Veneto. Anche Mondovero, storico licenziatario del marchio TransFair, offre la sua proposta equosolidale nella rete degli iper, super e superette. E Caramellamania propone il sacchetto pasquale con gli ovetti del commercio equo e solidale: alla confezione tradizionale dell’uovo, la ditta modenese ha preferito il consueto sacchetto di tela ricamato a mano dalle donne di una cooperativa di lavoro del Bangladesh, da anni impegnata nella lavorazione della juta e dei manufatti in genere per il circuito del commercio equo.


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