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Trapianti: morto l’uomo che aspettava cuore caduto col Cessna

Dopo la tragedia dell'equipe precipitata col suo cuore da trapiantare, il paziente sardo aveva poi ricevuto un nuovo organo. Ma non ce l'ha fatta

di Gabriella Meroni

Era riuscito a superare lo choc della sciagura dell’aereo precipitato il 24 febbraio sulle montagne dei Sette Fratelli, nella Sardegna sud-orientale. Su quel Cessna c’era il cuore che sperava potesse risolvergli i problemi cardiaci. L’uomo, 52 anni di Nuraminis, in provincia di Cagliari, non ce l’ha fatta a sopravvivere nonostante l’atteso trapianto fosse stato effettuato lo stesso il 16 marzo con il cuore di un giovane sardo, Giovanni Angius di 19 anni, rimasto ucciso in un incidente stradale. Un’operazione che sembrava fosse andata nel migliore dei modi. Nessuna crisi di rigetto tale da far preoccupare i medici che lo curavano, tant’e’ che l’uomo stava per essere dimesso oggi o domani. Ieri, invece, il decesso per cause che solo l’autopsia potra’ accertare. Si ipotizza che la complicazione sia stata provocata da una forma di arteriosclerosi fulminante. Era l’ultimo paziente di Alessandro Ricchi, il cardiochirurgo vittima della sciagura aerea insieme ai colleghi dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari Antonio Carta e Gian Marco Pinna e a tre membri dell’equipaggio del Cessna. Un incidente del quale ancora oggi non si conoscono le cause.


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