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Rodotà: governo non finanzia authority sulla privacy

«Servono due milioni di euro o non potremo pagare gli stipendi»

di Gabriella Meroni

”Con questa Finanziaria rischiamo una netta perdita di efficienza nonché un calo di autonomia e di indipendenza che appunto sono funzione delle risorse di cui possiamo disporre ogni anno”. Ad affermarlo e’ Stefano Rodota’, il garante della Privacy, al Corriere della Sera, denunciando che ”con una mano governo e Parlamento estendono le nostre competenze e con l’altra stringono i cordoni della borsa”. ”Rispetto al 2001 – aggiunge- perdiamo il 15,34% degli stanziamenti con un rischio notevole per l’attività operativa e per il pagamento degli stipendi”. ”Servono circa due milioni di euro – prosegue – E’ dunque indispensabile uno stanziamento complessivo annuo almeno equivalente a quello del 2001 adeguato in base all’indice Istat dei prezzi al consumo: 12 milioni 589 mila euro”.”Non possono tagliarci i fondi -nota poi Rodota’- subito dopo la firma in pompa magna del Trattato costituzionale europeo che sancisce per i cittadini dell’Unione un diritto alla protezione dei dati personali sul quale deve vegliare in ogni paese un’autorità indipendente”.


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