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Toscana: nasce il garante del contribuente

Sarà il difensore civico regionale a svolgerne le funzioni.

di Redazione

Nasce in Toscana il ”Garante del contribuente”. Sarà il Difensore civico regionale a svolgerne le funzioni. In caso di presunte irregolarità, potrà chiedere chiarimenti e proporre l’attivazione di procedure a tutela del contribuente. E’ una delle novità previste dalla legge sui tributi regionali, approvata nell’ultima seduta del Consiglio regionale toscano. I cittadini inoltre potranno contare sul ”diritto di interpello”: in caso di dubbi sulla corretta interpretazione di norme tributarie di competenza regionale, potranno presentare un ”interpello” alla Regione, indicando qual è la loro interpretazione della norma in questione. La Regione dovrà rispondere entro 120 giorni; se non risponde significa che accetta l’interpretazione del contribuente. Altre disposizioni della nuova legge riguardano le procedure su accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi, l’applicazione delle sanzioni e l’istituzione di un ”sistema informativo tributario regionale”. Altre novità si annunciano poi sul fronte degli espropri per pubblica utilità. Il Consiglio toscano ha approvato infatti una legge che riordina tutto il settore, raccordandosi con la normativa statale e con la legge regionale sul governo del territorio, entrata in vigore all’inizio dell’anno. Il testo ridisegna il settore chiarendo le diverse competenze in capo agli enti locali in base alle diverse tipologie di opere di pubblica utilità. I Comuni dovranno istituire a appositi uffici per le espropriazioni, anche in forma associata, mentre a livello sovracomunale nasceranno le ”Commissioni provinciali espropri”, che potranno godere di un contributo annuale di 60.000 euro da parte della Regione. Le due leggi sono state illustrate in Consiglio da Varis Rossi, presidente della commissione Affari istituzionali, mentre il consigliere Marco Carraresi ha dichiarato il voto di astensione del centro-destra. Le leggi infatti sono state approvate col voto favorevole della maggioranza di centrosinistra e l’astensione della Casa delle libertà.


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