Cooperazione & Relazioni internazionali

Primo test elettorale per Kirchner dopo l'”affaire” tango-bond

Oggi Santiago del Estero elegge il governatore. E' il primo test elettorale dopo la chiusura dell'Ops argentina sui bond, ma anche da quando Kirchner è presidente

di Paolo Manzo

Oggi la provincia di Santiago del Estero elegge il suo governatore. Alle urne gli ultimi sondaggi danno una situazione di parità tra il candidato appoggiato da Néstor Kirchner, Josè Figueroa, e il candidato del Frente Civico, Gerardo Zamora. Quello di oggi sarà il primo test elettorale dopo la chiusura dell’Offerta pubblica di scambio argentina sui bond, ma anche la prima votazione da quando Kirchner è alla Casa Rosada. Santiago del Estero è una provincia (equivalente a una regione in Italia) storicamente peronista e la stampa argentina fa notare come il 25% della popolazione viva in piccoli sobborghi rurali, dove non c’è nemmeno il telefono e non è stata quindi raggiunta dai sondaggi. Queste sono le zone più tradizionalmente appannaggio dei peronisti e, nonostante la “parità annunciata”, dovrebbe vincere l’uomo di Kirchner, Figueroa. Il candidato presidenziale è ex ”menemista” peronista, mentre il suo giovane sfidante è un avvocato di 41 anni che ha allargato lo schieramento radicale a una serie di partiti minori. Il presidente argentino ha inviato negli ultimi giorni una serie di ministri per lanciare la candidatura di Figueroa, ma sul risultato di oggi potrebbe pesare soprattutto l’effetto-bond: il voto, infatti, arriva a due giorni dalla chiusura del concambio sui buoni in default lanciato dall’Argentina per ristrutturare il suo debito che sembra essersi concluso in modo molto positivo, con un’adesione stimata attorno al 75%. Zamora ha già lanciato un attacco preventivo: sostiene di temere ”frodi” da parte del PJ per ”rubare le elezioni”e, anche per evitare ciò, 700 uomini dell’esercito vigileranno ai seggi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA