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Droga, irruzione al Dap. Carlesi: “il clima si sta surriscaldando”

Secondo lo zar antidroga "c'è il tentativo di accerchiare la conferenza di Pescara sulle tossicodipendenza". E aggiunge: "Non vorrei che si ricreasse il clima di Genova"

di Redazione

Quella di ieri ”non e’ stata una ragazzata, ma un segnale preciso che denunciamo fin d’ora” perche’ i ragazzi che hanno fatto irruzione al dipartimento ”sono stati manovrati da cattivi maestri”. Lo ha detto il capo del Dipartimento Nazionale per la lotta alle tossicodipendenze, Nicola Carlesi, nel corso di una conferenza stampa convocata all’indomani delle proteste in occasione dell’inaugurazione del carcere di custodia attenuata di Castelfranco Emilia. ”Questi giovani – ha detto Carlesi riferendosi alla sessantina di persone che ieri hanno fatto irruzione nel dipartimento – erano venuti per occupare il dipartimento e hanno detto che se ne sarebbero andati se glielo avesse chiesto Paolo Cento (Verdi) e Nunzio D’Erme (Prc)”. Carlesi ha quindi aggiunto che ”c’e’ chi manovra questi giovani e noi siamo molto preoccupati perche’ non vogliamo che ci sia l’intenzione di disturbare la preparazione della conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, che si terra’ a Pescara a settembre”. Il deputato dei Verdi, ha precisato Carlesi, ha ”mostrato senso di responsabilita’, perche’ mi ha telefonato per tranquillizzarmi sul fatto che avrebbe chiesto ai ragazzi di andar via, ma e’ anche vero che gli stessi manifestanti avevano riferito di essere li’ perche’ mandati da Paolo Cento e Nunzio D’Erme”. Carlesi ha insistito sulla preoccupazione in vista della conferenza di Pescara: ”C’e’ un clima di aggressione nei confronti del dipartimento – ha detto – indiscrezioni da ambienti vicini ai no global, che ci sono giunte da parte dei servizi per le tossicodipendenze, avevano avvertito che c’era l’intenzione di ‘accerchiare la conferenza di Pescara’. Noi non vogliamo che Pescara diventi una sorta di G8. Per questo denunciamo l’atteggiamento di questi violenti, vogliamo che la conferenza si svolga nella massima serenita”’. Nel dipartimento, ha aggiunto Carlesi, lavorano 45 persone, che ogni giorno si danno fa fare per contrastare il fenomeno legato alle tossicodipendenze. ”Chi interrompe questo lavoro sta facendo il gioco di chi vuole spacciare la morte”. ”Il dipartimento non e’ una libreria ne’ un supermercato – ha continuato – bensi’ un ufficio della presidenza del consiglio dei ministri”. ”C’e’ chi vuole fare del problema droga un campo di battaglia ideologico” ha concluso Carlesi.


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