Attivismo civico & Terzo settore

Donne da copertina

Sette giorni

di Alessandro Banfi

Privacy. Settimana segnata da casi umani (femminili) tutti collegati allo stesso tema: la privacy. A Roma il caso è quello di Alessandra Mussolini. La sua lista è stata esclusa dalla competizione elettorale del Lazio perché ha presentato centinaia di firme false, salvo poi essere reintegrata dal Consiglio di Stato. Ma la sinistra ha sostenuto che l?esclusione sia stata il frutto di un?intrusione telematica che ha violato la privacy dell?anagrafe del Campidoglio. Coloro che hanno fatto l?esposto (vicini a Storace) sarebbero infatti entrati irregolarmente nella banca dati del Comune. La Procura di Roma ha aperto un?inchiesta. Resta però una domanda: sotto elezioni come si reperiscono gli indirizzi? Un mio amico americano 20 anni fa mi suggerì di cambiare leggermente le mie coordinate ad ogni nuovo abbonamento, carta di credito, iscrizione ecc. Grazie a questo accorgimento, vi posso dire con certezza che ho ricevuto a casa mia a Roma pubblicità elettorale di una nota candidata dell?Ulivo con il mio nome così come solo l?Anagrafe romana lo conserva. Mentre ho identificato anche la banca dati cui ha attinto Storace e persino il suo avversario Marrazzo (diversa da quell?altra dell?Ulivo), che devono avere avuto o comprato due diversi indirizzari col mio nome. Che dire? Questa storia della privacy sotto elezioni è una farsa. Privacy 2.Anche sul caso di Terri Schiavo andrebbe fatta una riflessione. Secondo voi sarebbe stata contenta la Schiavo di vedersi apparire con quella bocca semi aperta in onda su tutte le televisioni del mondo? Certo, quell?immagine choc ha una sua valenza, che può essere anche positiva, perché commuove, appassiona, fa partecipare al dramma di quella che altrimenti sarebbe liquidata come non vita, sussistenza vegetale. Però che violazioni continue della persona provoca la società di massa. Privacy 3. Il terzo e non ultimo clamoroso caso di persona iper mostrata è quello della piccola Denise Pipitone. La bambina di Mazara del Vallo, sparita il primo settembre scorso mentre giocava davanti alla sua casa, è tornata ad occupare le cronache per un filmato. Solo adesso le immagini sono state divulgate e la madre ne è venuta a conoscenza. Chi l?ha visto?, la trasmissione di Raitre, ha deciso di mandarle in onda, nonostante la contrarietà e la diffida della Procura di Marsala. è stato giusto? E perché la Procura si è opposta? L?impressione è che della piccola si siano perse le tracce e che la diffusione sia una specie di mossa disperata di qualche inquirente in caccia di segnalazioni.


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