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La Campagna banche armate e Il Sole 24 ore

Secondo il Sole 24ore le imprese nostrane sono costrette ad affidarsi a banche straniere, le quali non temono la nomea di "banca armata"

di Redazione

Chi l?avrebbe mai detto ,nel dicembre 1999, quando Nigrizia e Missione Oggi, alla vigilia del Giubileo, hanno lanciato la Campagna Banche Armate, che ne parlasse addirittura il prestigioso quotidiano ?Il Sole 24ore?? Sul Sole 24ore del 5 marzo scorso leggiamo, in un articolo a firma di Gianni Dragoni: ??Le banche italiane fanno storie su tutte le operazioni militari, anche le più banali?, riferisce un importante operatore. Così, la stretta decisa dalle banche rende più difficili e costose molte operazioni di export, costringendo le imprese a rivolgersi a banche estere, le quali non adottano lo spirito dell?istituto “non armato” o “banca etica”. Alcune imprese temono che l?atteggiamento delle banche ?etiche? sia l?avvio di una corrente di pensiero socio-politico che potrebbe portare alla messa al bando dell?industria di difesa, come avvenne nel 1987 per l?addio all?energia nucleare. Del resto, le banche si sono scoperte ?non armate? in seguito alla campagna lanciata da movimenti pacifisti come Pax Christi e dalle riviste Nigrizia, Missione Oggi e Mosaico di Pace. Alcuni siti pacifisti mettono in rilievo le banche ?armate? e invitano enti locali e risparmiatori a boicottarle?. Non viene certo nascosto il disappunto nel commentare questa Campagna. Nell?articolo, sempre sul Sole 24ore del 5 marzo, dal titolo significativo ?Eccessi da etica pacifista? a firma di Michele Nones, si legge: ?Quella che all?inizio era, forse, una campagna di sensibilizzazione sulle innegabili implicazioni politiche e militari del mercato internazionale degli armamenti e sulla necessaria cautela nella nostra politica esportativa, è diventata di fatto una campagna di ?criminalizzazione? dell?industria della difesa e delle banche che intrattengono rapporti d?affari con le imprese del settore. Quella che potrebbe essere una rispettabile scelta etica del singolo cittadino nel preferire banche o fondi di investimento etici, è invece diventata un sistematico tentativo di boicottaggio del sistema industriale della difesa?. È lo stesso Michele Nones, che non si capacita e continua il suo pezzo scrivendo: ?La limitata estensione di questa campagna non spiega, però, come mai nell?ultimo anno gran parte delle banche italiane abbiano deciso di adottare ?la concezione di banca non armata?, pur con qualche distinguo fra posizioni oltranziste e posizioni più flessibili in rapporto alla destinazione finale delle esportazioni?.


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