Attivismo civico & Terzo settore

Ok a +Dai-Versi e impresa sociale

Il Terzo settore protagonista dei lavori di Camera e Senato. A Palazzo Madama oggi il sì definitivo alla competitività

di Redazione

Il Terzo Settore è stato protagonista dei lavori di Camera e Senato, portando a casa, tra ieri e oggi, due successi di enorme portata: la +Dai-Versi, contenuta nel ddl sulla competitività, approvato ieri alla Camera dei deputati e oggi pomeriggio al Senato; la delega sull?impresa sociale, approvata al Senato. Vediamo come è andata. +Dai -Versi La Camera ha approvato ieri il disegno di legge di conversione del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, recante disposizioni urgenti nell’ambito del Piano d’azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale (C.5827), sul quale martedì scorso il Governo aveva posto la questione di fiducia. Il provvedimento è tornato oggi all’esame del Senato e ha ottenuto un immediato via libera: all?articolo 14 del decreto è contenuta la disciplina sulla deducibilità delle donazioni al non profit, in un testo che è risultato anche migliorativo rispetto a quello originario e che incoraggia quasi una sorta di fiscalità volontaria con il sostegno diretto dei cittadini alle organizzazioni di terzo settore i cui servizi sono di pubblica utilità e ricadono sull?intera comunità. Il testo integrale del ddl 3344-B sul sito del Senato: www.senato.it Impresa sociale Ieri in Senato, in anticipo persino sul calendario, è stata inoltre votata la delega sull?impresa sociale. Si tratta del ddl n. 2595 di ?delega al Governo in materia di disciplina delle imprese sociali?, cioè le organizzazioni private senza scopo di lucro che esercitano ?attività economiche di produzione e di scambio di beni e servizi di pubblica utilità sociale?. Il provvedimento torna ora alla Camera dei deputati. Nel voto di ieri in Aula, l’opposizione si è astenuta, criticando la soppressione, richiesta dal Governo per problemi di copertura, della previsione di agevolazioni fiscali alle imprese sociali e paventando la trasformazione del welfare in mercato dei servizi. Perplessità per la mancata concessione di agevolazioni fiscali sono state espresse anche dai banchi della maggioranza: il Governo ha tuttavia accolto un ordine del giorno a firma del sen. Iovene (DS) e di altri senatori, impegnandosi ad affrontare la questione. Nonostante questa dialettica e le modifiche apportate, il passaggio della delega rappresenta un?altra svolta epocale per il non profit: a tre anni dall?approvazione del ddl da parte del Consiglio dei ministri, sta per fare il suo ingresso non solo una nuova forma giuridica, ma una vera innovazione che cambia il modo di fare impresa. Attorno al testo si è creato grande consenso, per cui non è azzardato ipotizzare che entro la legislatura possa diventare realtà: anzi, a tramutare l?ipotesi in programma ci pensa il relatore del provvedimento al Senato, Luigi Bobbio (An), che si spinge a promettere l?approvazione definitiva dei decreti delegati entro le elezioni politiche del 2006. «Il disegno di legge è seguito con grande attenzione dal governo», sottolinea il senatore Bobbio, «l?intero iter è stato condiviso da tutti gli schieramenti, credo quindi che si possa arrivare all?approvazione dei decreti delegati entro la fine della legislatura». Nel terzo settore cresce l?attesa per un provvedimento che è stato invocato e sostenuto a gran voce per tutto il suo iter parlamentare. «In realtà questa non è un?iniziativa che risponde solo all?esigenze del non profit», ha dichiarato Carlo Borgomeo, convinto sostenitore dell?imprenditorialità sociale, «ma ha una portata molto più ampia perché contribuirà a flessibilizzare l?intero sistema economico». (a cura di Francesco Agresti e Benedetta Verrini) Le interviste e l?analisi su impresa sociale nel nuovo numero di SocialJob, l?inserto mensile allegato a Vita, in edicola da sabato 14 maggio.


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