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Droga, il nuovo sballo è una capocciata napoletana

In gergo si chiama "Catata", una miscela di cocaina e bicarbonato

di Stefano Arduini

Cala il consumo di eroina anche se resta la sostanza piu’ usata. Diminuisce quella che si assume via endovena, cresce quella che si fuma. Aumenta la cocaina come pure l’hashish. Ora, nelle dosi di hashish c’e’ una concentrazione di sostanza del 15-16 per cento con effetti allucinogeni. La concentrazione era del 2 per cento fino a poco tempo fa e non dava allucinazioni. Sono alcuni dei dati illustrati questa mattina da Claudio Leonardi, presidente del Congresso della Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerD), nella conferenza stampa di presentazione del primo Congresso FeDerSerD Lazio, a Roma fino al 10 giugno. L’ultimo sballo si chiama la ”catata”. ”Catata” in napoletano vuol dire ‘capocciata’. Si prende una bottiglia di vetro sigillata contenente una bibita. Con un particolare strumento, molto comune, pratica nel vetro un foro attraverso il quale introduce una cannuccia. Fa uscire la bibita e introduce un po’ d’acqua. Poi avvolge il tutto con carta stagnola. Intanto prepara a parte la ”pietra”, una miscela di cocaina e bicarbonato. Pone la pietra sul tappo e scalda la bottiglia. Alla fine, si fuma la droga. L’effetto che da’ questa cocaina fumata e’ pari a quando si da’ una violenta testata.


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