Famiglia & Minori

Autobiografia di un tossico in carriera

Il tunnel della droga, senza pregiudizi

di Redazione

Un libro dalla parte giusta. Il bon ton editoriale impone che a parlare di tossicodipendenza siano tossicologi, medici, psichiatri, educatori, sociologi. I cosiddetti esperti. Questa volta invece è un (ex) tossico che prende in mano carte e penna e racconta la sua carriera. Ne esce un pugno allo stomaco. Gigi Dal Bon, infatti, offre al lettore la storia della sua vita senza fare sconti. Nulla è taciuto. Il buco? «Polvere mista ad acqua, una goccia di limone, adagiata al cucchiaino, fuoco che scioglie il tutto. Il corpo è già pronto, non aspetta altro. Un rigolo di sangue entra nella siringa, ci sei. Eeeeccoti qua, compagna giornaliera, terapia, acqua santa». L?amore? «Solo un tossico può amare un tossico! Sempre se di amore si può parlare, o di sesso anestetizzato, perché l?eroina s?insinua nelle relazioni sino a sconvolgerle nel profondo». Il virus? «Ero un ragazzo di 25 anni, che non sapeva niente della sofferenza fisica. All?improvviso mi trovai in un mondo che non conoscevo: male cronico, ospedale, ambiente medico. Quanto mi resta? Uno, due, cinque anni?». Il lavoro? «Fare il tossico non è una cazzata. È un lavoro con molti straordinari, massacrante e pericoloso. Non rimane tempo per fare altro». Ma la carriera del tossico Dal Bon (oggi 45enne) è la storia che ha segnato una generazione: quella che alla fine degli anni 70 aveva 18 anni. Perché un ragazzo di un paese di provincia comincia a farsi? L?autore non sfugge all?interrogativo, ma nemmeno in questo riesce a essere banale: «Farsi il culo per pochi soldi. Io allora non capivo, come adesso del resto, che, nonostante le indigenze che ti circondano, sembra che viviamo in un paese con una cultura da ?vetrina? dove esibire la merce costretta del tutti sani, belli, ricchi? Tutti bugiardi». E ancora, «Avevo dentro la rabbia e la speranza di tanti giovani con la stessa identità di sentirsi prima gruppo e poi individui». Karica vitale è una storia di eroina. Ma soprattutto del dopo eroina. Di incontri: con lo scrittore Pino Roveredo, con l?allora ministro Livia Turco, con i Ragazzi della panchina, l?associazione che da anni vede impegnato Dal Bon nel fornire assistenza ai tossici. Karica Vitale, infine, «è la mia vita. Iniziata con superficiale incoscienza e trasformata in un incubo dall?eroina, dall?Aids, dall?ansia di morire. Non rinnego nulla: chi può giudicare se una vita sia stata spesa bene o male? Non ho rimpianti. Ora vivo. E mi basta». Karica Vitale di Gigi Dal BonBiblioteca dell’immagine, pp. 160, euro 11


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