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Treni in ritardo: oltre alle lamentele in alcune regioni ci sono i risarcimenti

In Toscana dil difensore civico regionale, Giorgio Morales, ricorda nella sua recente relazione annuale l’alto numero di denunce pervenute anche al suo ufficio

di Massimo Persotti

Vivo vicino Firenze e ogni giorno, per raggiungere il posto di lavoro, utilizzo un treno locale che accusa regolarmente dei ritardi. A questo punto, oltre a lamentarmi con Trenitalia c?è qualcosa d?altro che è possibile fare?

G.C.(mail)

Il tema delle inefficienze del trasporto ferroviario locale è comune a molte regioni italiane. In Toscana appare particolarmente rilevante se il difensore civico regionale, Giorgio Morales, ricorda nella sua recente relazione annuale l?alto numero di denunce pervenute anche al suo ufficio. Sovraffollamento, mancato rispetto degli orari, carenze di informazioni, frequenti guasti dell?impianto di riscaldamento nelle vetture: sono le principali lamentele dei cittadini. Sul rispetto degli orari, nel primo semestre 2004 solo l?88% dei treni è giunto puntuale a destinazione, e il caso del treno Firenze/Viareggio delle 17.40 è emblematico: nel 24% dei casi arriva a destinazione con ritardi superiori ai 15 minuti. Ai viaggiatori non possono certo esser sufficienti le multe comminate a Trenitalia, che non risarciscono i disagi sofferti. Giorgio Morales ha proposto l?introduzione di meccanismi di indennizzo simili a quelli adottati nella Regione Liguria. Le forme possono essere diverse: dal rimborso del biglietto all?attribuzione di determinati crediti in ragione dei minuti di ritardo accumulati nel corso del mese, da scaricare poi dal costo dell?abbonamento successivo. Per esempio, i pendolari che in Liguria hanno sottoscritto l?abbonamento annuale ai treni regionali del 2005 hanno ottenuto un bonus del 10% per i disservizi verificatisi negli ultimi due anni mentre i titolari di abbonamenti mensili uno sconto del 5%. Un rimborso che viene finanziato con i proventi delle sanzioni che sono state comminate a Trenitalia nel 2004 per i ritardi relativi agli ultimi due anni. Rimborsi che i pendolari altrimenti non potrebbero ricevere perché la maggior parte delle tratte che utilizzano vengono coperte in circa 30/40 minuti. E per percorrenze così brevi è raro che si verifichi un ritardo di quella entità, mentre sono assai frequenti i ritardi di durata inferiori ai 30 minuti. Il difensore civico toscano ricorda che la questione del trasporto ferroviario soprattutto locale va affrontato con decisione se si vuole concretamente pensare di ridurre il traffico veicolare.

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