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Terzo Settore e privacy: ecco come è andata con il Garante

I rappresentanti delle associazioni hanno spiegato oggi al presidente Pizzetti le difficoltà legate alle norme limitative sull'uso degli elenchi telefonici. C'è l'impegno a trovare soluzioni possib

di Benedetta Verrini

E’ stato un incontro all’insegna della cordialità, oggi, quello tra il Presidente dell’Autorità Garante della Privacy, professor Francesco Pizzetti, insieme al consigliere Mauro Paissan, e i rappresentanti delle organizzazioni di Terzo Settore impegnate sul fronte della questione privacy, tra cui Ilaria Borletti, presidente del Summit della Solidarietà, Paolo Giganti, Coordinatore Marketing del Wwf Italia e Rossano Bartoli, direttore generale della Lega del Filo d’Oro e Beatrice Lentati, presidente di Assif. L’incontro aveva come obiettivo di mettere l’Autorità della Privacy al corrente delle obiettive difficoltà che il Terzo Settore incontra a causa delle nuove norme del Codice, che preclude del tutto l’utilizzo degli elenchi telefonici (a meno che gli utenti non abbiano dato esplicito consenso) per attività informative sulle campagne e per fare raccolta fondi. “Abbiamo avanzato la richiesta”, spiega Ilaria Borletti, “di stralciare il non profit, alla luce della meritorietà delle sue attività, da questa pesante limitazione”. Limitazione che non può essere ovviata, hanno spiegato i tre rappresentanti, nemmeno dall’uso libero delle liste elettorali, che sarebbero da recuperare presso gli uffici di oltre ottomila comuni e poi riordinare e riclassificare, per evitare contatti inutili, sprechi e una sostanziale perdita d’efficacia delle campagne di comunicazione. “Credo che questo primo incontro sia servito ad esporre le rispettive posizioni, anche se non siamo giunti a un immediato accordo”, prosegue la presidente del Summit. “Il garante ci ha assicurato la sua piena attenzione e la disponibilità a cercare strade e possibili soluzioni per aiutare il settore”. Tutto sull’incontro nel prossimo numero di VITA


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