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Stato e privato, Basta guardarsi in cagnesco

Un’alleanza tra pubblico e privato sociale, per raccogliere la sfida delle nuove droghe. Riccardo Gatti e Chino Pezzoli hanno lanciato un’idea. Destinata a fare strada

di Redazione

Casini parla di «tolleranza zero e lotta senza quartiere» contro la droga e in particolare la cocaina; il ministro delegato Giovanardi presenta un libro di 200 pagine da 15 euro (Normalmente stupefacente, scritto a sei mani da Andrea Fantoma, Gilberto Gerra e Bruno Poggi, edito da FrancoAngeli) per annunciare un sondaggio secondo il quale il 57,6% degli italiani sarebbe proibizionista; il presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro che solennemente dichiara che «lo spinello nei casi più problematici prelude all?utilizzo di eroina». A giudicarla dagli interventi dei politici, la IV conferenza nazionale sui problemi connessi alla droga, che si è chiusa a Palermo lo scorso 7 dicembre, si sarebbe potuta tenere 15 anni fa. I temi sarebbero stati gli stessi, le polemiche anche. Aggiungiamoci le alzate di bandiera antiproibizioniste del prezzemolino radicale Daniele Capezzone e la trama per un film dal titolo Ritorno al passato sarebbe bell?è pronta. Buio pesto sul fronte anti droga? No, ma per scorgere qualche sprazzo di luce e non abbagli pre elettorali, è stato necessario allontanarsi dal tourbillon delle conferenze stampa e accendere i riflettori sui quattro gruppi tematici che hanno costuito il vero cuore della conferenza: «Doppia diagnosi», «Prevenzione, comunicazione sociale e formazione», «Carcere e droga» e «Adeguamento dei servizi alle nuove modalità di consumo» i loro titoli. In particolare quest?ultimo gruppo ha svolto un ruolo cruciale perché ha riunito attorno allo stesso tavolo gli operatori del pubblico e quelli del privato sociale. Non a caso i due relatori scelti sono stati Riccardo Gatti, direttore del dipartimento delle Dipendenze patologiche della Asl Città di Milano, e don Chino Pezzoli, presidente della Fondazione Promozione e solidarietà umana, entrambi componenti del Comitato scientifico e della Consulta degli esperti presso il Dipartimento nazionale antidroga. Dal lavoro coordinato dal tandem Gatti – Pezzoli è uscita una proposta congiunta su quale può essere in futuro un efficace assetto del sistema di contrasto agli stupefacenti. «Ormai né i Sert né le comunità da sole possono contrastare efficacemente un mercato della droga che, a fianco di un modello tradizionale dove ci sono un venditore e un acquirente che si conoscono, tipico dell?eroina, c?è un business totalmente nuovo, plasmato sui principi della grande distribuzione e di internet, dove tutti sono acquirenti e compratori, tipico della cocaina e delle cosidette nuove droghe», afferma Gatti. «Queste sostanze ormai sono entrate nella quotidianità, e così anche per noi è diventato estremamente più difficile avvicinare i consumatori», gli fa eco Pezzoli. Da qui la necessità, che va oltre e al di là dell?approvazione o meno della legge stralcio voluta da Giovanardi, di costruire un terreno comune dove pubblico e privato sociale collaborino attivamente, invece di guardarsi in cagnesco come troppe volte hanno fatto. L?architrave del nuovo sistema immaginato a Palermo sono i Dipartimenti delle dipendenze da costruire a livello territoriale (uffici che nella proposta degli operatori sono ben diversi da quelli con la stessa denominazione che già esistono nelle Asl di sei regioni italiane). I Dipartimenti avranno tre compiti principali: consentire la pari dignitità fra pubblico e privato attraverso la diagnosi congiunta degli utenti; garantire la libera scelta del paziente in modo che possa davvero decidere a quale struttura rivolgersi; assicurare l?effettiva efficacia dei trattamenti. «Per consentire che questo sistema funzioni davvero», notano Gatti e Pezzoli, «dobbiamo però avere a disposizione un budget adeguato, che valutiamo almeno nel 3% del bilancio di ogni singola Asl». Almeno il doppio di adesso, dunque: oggi al settore dipendenze è concesso in media solo l?1,5% del budget. Qui Napoli Un meeting a 360 gradi è Meeting: si intitola così il raduno di tutti coloro che lavorano nel campo delle dipendenze convocato dall?assessorato alla Sanità della Regione Campania. è Meeting è una sorta di stati generali per operatori pubblici e privati. Dal 15 al 17 dicembre alla Città della scienza di Napoli si parla di strategie regionali sanitarie e sociali di contrasto alle dipendenze, ma anche del ruolo dell?informazione e delle nuove frontiere della formazione. Il meeting si concluderà con una proposta di una legge regionale sulle dipendenze. Tra gli ospiti saranno presenti anche padre Alex Zanotelli e Marco Revelli.


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