Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Famiglia & Minori

Droga, il governo commissiona studio su pericolosità della cannabis

Incaricata l'univerità dell'Insubria di Varese-Como

di Redazione

Un nuovo importante incarico alla giovanissima Universita’ dell’Insubria di Varese-Como: presso la sede distaccata di Busto Arsizio, infatti, e’ in corso una nuova ricerca che indaga sulle conseguenze a lungo termine derivanti dal consumo di derivati della cannabis in eta’ adolescenziale. Si tratta di uno studio sperimentale, della durata di un anno, affidato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio alla sezione di Farmacologia dell’Ateneo che pochi giorni fa ha conferito la Laurea Honoris Causa al portavoce del Vaticano Navarro Valls. La ricerca avviene sotto il coordinamento della Prof.ssa Daniela Parolaro: l’obiettivo e’ valutare se il consumo di derivati della cannabis durante l’adolescenza e, in particolare, se l’esposizione al ‘tetraidrocannabinolo’, il principio attivo della cannabis, influenzi lo sviluppo neurobiologico del cervello dell’adolescente rendendolo piu’ vulnerabile, da adulto, a disturbi quali ansia, depressione, schizofrenia. Tra gli intenti, vi e’ anche quello di verificare, sempre su modelli sperimentali, l’eventuale differente vulnerabilita’ tra maschi e femmine. Il titolo del progetto e’ ‘Esposizione in eta’ adolescenziale al THC (tatraidrocannabinolo): risposte comportamentali e correlati molecolari in modelli sperimentali di ansia, depressione e schizofrenia’. “L’eta’ dell’adolescenza – afferma Daniela Parolaro – e’ determinante per lo sviluppo celebrale ed e’, purtroppo, l’eta’ in cui si registra il maggiore abuso di marijuana e hashish. L’assunzione di queste sostanze in tempi prolungati e in dosi adeguate puo’ agire in maniera significativa sul funzionamento dei meccanismi emotivi, cognitivi, comportamentali del cervello, come testimoniano gia’ alcuni studi epidemiologici in base a cui esiste una correlazione tra l’aumentato rischio di episodi di schizofrenia e il consumo di cannabis in adolescenti che avevano gia’ manifestato sintomi psicotici. Questo progetto – conclude Parolaro – ha quindi una forte valenza sociale e conferma l’impegno e il prestigio del nostro polo di ricerca attivo da anni nel settore delle neuroscienze. Aspettiamo i primi risultati entro la fine dell’anno corrente.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA