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Operatori, tornate in strada per battere il coca boom

Droga/ «Chi affronta le nuove dipendenze deve andare nei luoghi del consumo». Parla Leopoldo Grosso, consulente ad hoc del ministro Ferrero

di Redazione

Cambierà la legge Fini – Giovanardi sulle droghe, ma assicura che lo farà «di concerto con tutti gli operatori». È un convinto sostenitore della distinzione fra droghe pesanti e droghe leggere, ma non arriva a sostenere che «la cannabis non fa male, anzi», come va dicendo a ogni piè sospinto il deputato di Rifondazione comunista, Francesco Caruso, compagno di partito del suo nuovo datore di lavoro, il ministro Paolo Ferrero. Annuncia, inoltre, che entro il prossimo autunno celeb r e r à una nuova Conferenza nazionale sulla droga, «manon sarà una passarella del governo come lo fu quella del centrodestra a Palermo». Invita infine gli operatori a un diverso approccio nei confronti dei consumatori: «Contro la cocaina sperimentate nuove vie». Da oggi e per tutto il corso della legislatura ogni provvedimento sulle droghe avrà bisogno dell?imprimatur di Leopoldo Grosso, vicepresidente del gruppo Abele, da poche settimane consulente personale del ministro in tema di dipendenze, come anticipato da questo settimanale (vedi n36 del 15 settembre). E proprio dalle colonne di Vita, per la prima volta, Grosso annuncia il suo piano di lavoro. Vita: Quale sarà il primo provvedimento? Leopoldo Grosso: L?orizzonte è il superamento complessivo dell?attuale legge. Ma ci sono problemi: i tempi della politica e la composizione stessa della maggioranza. Questa è una coalizione con diverse sensibilità sul tema. Abbiamo preparato una bozza , che andrà in Consiglio dei ministri per poi essere discussa in aula. Vita: Ritorneremo alla distinzione ?droghe pesanti, droghe leggere?? Grosso: Recupererei un dato di realtà: le droghe leggere, per quanto possano essere dannose come tante altre droghe legali, lo sono meno delle droghe pesanti. Vita: Che altro ancora non le piace? Grosso: L?intreccio con la ex Cirielli è pericoloso. Mettere nel mirino i recidivi, quando i tossicodipendenti, lo dice l?Oms, sono per loro natura recidivi, significa accanirsi contro una categoria di malati. Penso ai Sert in pretura. A differenza del centrodestra, che ragionava su come differenziare i percorsi carcerari, io dico che bisogna intervenire prima del contatto con il carcere. Vita: Caruso ha depositato una proposta di legge sulla legalizzazione dell?autocoltivazione della cannabis. Che ne pensa? Grosso: Mi attengo al programma dell?Unione in cui si parla di depenalizzazione. Cosa ben diversa dalla legalizzazione. Vita: Contrasto, prevenzione, cura e riabilitazione, riduzione del danno. Sono questi i quattro pilastri della politica europea sulla droga a cui voi, come il centrodestra, dichiarate di ispirarvi… Grosso: Loro però ne applicavano solo tre, la riduzione del danno rimaneva fuori. E anche sulla prevenzione non mi pare ci sia stato un grande investimento. Vita: Ancora oggi, a dieci anni dal boom, si parla di emergenza cocaina. A giudicare dal livello costante dei consumi, si deve dedurre il fallimento dei sistemi di intervento. È questo il suo giudizio? Grosso: Su 700mila consumatori accertati, oggi riusciamo a intercettarne il 10%. Alcuni operatori, pubblici e privati, stanno predisponendo servizi ad hoc per i cocainomani problematici. Lo snodo è il passaggio dal consumo alla richiesta d?aiuto. Sert e comunità sono ancora considerati, in primis dai consumatori, ambienti abilitati alla cura dell?eroinomane. Per accorciare questa distanza è necessario che gli operatori escano dagli ambulatori e vadano a scovare i tossici nei luoghi di consumo della coca. Vita: Si è detto disponibile al dialogo con tutti gli operatori. La contrapposizione fra il suo approccio e quello di San Patrignano però è evidente. C’è qualcosa che le piace della comunità di Muccioli? Grosso: L?investimento che stanno facendo sull?accoglienza è notevole e così anche l?idea di inserire all?interno della comunità un ospedale specializzato sull?Aids è senza dubbio un ottimo servizio per le persone tossicodipendenti.


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