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Cisl: “Allargare la maglie del servizio civile”

Lo ha affermato il segretario confederale della CISL, Sergio Betti.

di Redazione

” A cinque anni dalla istituzione del servizio civile volontario occorre operare per salvaguardarne l’identità ed operare per evitare il rischio di collocarlo in una zona grigia ed a basso costo”. Lo ha affermato il segretario confederale della CISL, Sergio Betti, nel concludere oggi a Roma, nella sede del CNEL, una tavola rotonda del CENASCA sul tema :I IL SERVIZIO CIVILE, CITTADINANZA E COMPETENZE . ” Il servizio civile-ha sottolineato Betti- non è un’area di parcheggio, ma una scelta volontaria dei giovani per contribuire con efficacia alla soluzione di precisi bisogni che sono espressi dalle componenti più deboli della società, con grandi motivazioni ideali, tra le quali spicca la solidarietà, nella decisione convinta di fare qualcosa di utile agli altri, dando concreta espressione a quella cittadinanza attiva, che pone, a fondamento del vivere civile, il rispetto della persona”. ” Lo conferma una recente indagine- ha precisato Betti- che ha interessato i giovani, compresi nella fascia di età 18-28 anni, dalla quale è emersa una grande disponiblità a svolgere il servizio civile volontario, con queste motivazioni:per fare qualcosa di utile agli altri 43,4%;per relizzarsi come persona e cittadino 20,5%; per ottenere un credito formativo o per entrare nel mondo del lavoro 20,5%”. ” Per la CISL -ha concluso Betti- è una grande esperienza da salguardare ed estendere perchè apre spazi significativi di attiva pertecipazione e di autogoverno che i giovani potranno poi continuare ad esprimere nello stesso ambiente di lavoro”.


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