Attivismo civico & Terzo settore

Sul cucuzzolo della montagna sostenibile

Il WWF propone una valorizzazione della salvaguardia del territorio e nel suo rapporto cita gli esempi di buone pratiche ambientali nelle Alpi, di Simona Sessini

di Redazione

La montagna non è più la stessa: sempre meno neve, sempre meno turismo di massa, sempre meno sciatori. Secondo il rapporto WWF su Alpi e turismo, nelle località di bassa quota la contrazione delle precipitazioni nevose si avvicina o supera il 40%, per non parlare dello stress cui è sottoposto il territorio per mantenere gli standard dei ?caroselli sciistici?. Un?alternativa ci sarebbe: il WWF propone una valorizzazione della salvaguardia del territorio e nel suo rapporto cita gli esempi di buone pratiche ambientali nelle Alpi. Gli strumenti sono le certificazioni Iso 14001 ed Emas, che hanno come scopo la difesa della gestione ambientale di comuni, aziende ed enti in un?ottica di sostenibilità. È anche a questo che fa riferimento la Guida Bianca del Touring Club Italian, realizzata in collaborazione con Legambiente, in cui sono recensite 210 località montane, comprese quelle sciistiche, con un bollino che dà il voto all?ecosostenibilità di servizi e attività. «Le certificazioni Iso 14001 ed Emas si stanno diffondendo», commenta Sebastiano Venneri, responsabile qualità e territorio di Legambiente, «ma si tratta di un fenomeno degli ultimi quindici anni». Le certificazioni nascono per scelta volontaria e riguardano una gestione dell?ambiente pianificata perché le attività o i servizi abbiano un impatto il meno dannoso possibile. «Riduzione dei consumi energetici, regolamentazione dell?approvvigionamento di materie prime, piani di mobilità, gestione dei rifiuti: sono gli elementi che determinano le certificazioni assegnate da Sincert», spiega Emiliano Cassiani dell?ufficio Qualità e territorio di Legambiente e curatore della Guida Bianca. «Anche gli impianti sciistici possono ottenere l?Iso 14001, magari con un corretto risparmio energetico». Ma chi ha queste certificazioni? «Non tanti», continua Cassiani. «Solo due enti hanno la certificazione Emas; è certificato con l?Iso 14001 il parco Adamello Brenta, alcuni Comuni della Val di Susa e delle Alpi valdostane. Se il Comune possiede beni naturali su cui incentra le risorse economiche, la certificazione consente di ?regolare? quelle risorse a difesa di un turismo esasperato». Quest?ultimo sembra però in diminuzione. Il WWF osserva nel suo rapporto che il turista che frequenta le località montane è cambiato: ora è interessato alle specialità enogastronomiche, alle passeggiate rilassanti, al contatto con la natura, e cerca qualcosa di diverso dallo sci.


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