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Droga, ecco come sarà la nuova legge

La Fini-Giovanardi va in pensione. Arriva la Turco-Ferrero. Depenalizzazione del consumo, ed eliminazione del concetto quantitativo fra le novit

di Stefano Arduini

Depenalizzazione del consumo. Eliminazione del concetto quantitativo per distinguere tra uso personale e spaccio. Reintroduzione della divisione delle sostanze per tabelle, e conseguente distinzione tra droghe pesanti e leggere. Ampliamento delle pene alternative al carcere. Cosi’ la nuova legge sulla droga, messa a punto dai ministri della Solidarieta’ sociale, Paolo Ferrero, e della Salute, Livia Turco, cancellera’, di fatto, le assi portanti della Fini-Giovanardi.

Lo dice in anteprima l’agenzia Dire. Il consumo personale di sostanze stu pefacenti resta un illecito, ma viene sanzionato solo se comporta “azioni irresponsabili o pericolose verso terzi”. Guida in stato di alterazione, consumo di droga per via endovenosa in un luogo pubblico, abbandono di siringhe incustodite, coinvolgimento attivo di minori nel consumo sono puniti con sanzioni, che vanno dalle multe alla perdita di punti della patente, al divieto di guidare. Per i minori, e’ inoltre previsto l’obbligo di segnalazione ai servizi sociali e ai genitori.

La nuova normativa sulle droghe elimina “la dose massima consentita”, restituendo al giudice la discrezionalita’ di decidere caso per caso se la quantita’ di sostanze detenuta dal tossicodipendente sia destinata ad uso personale o a spaccio. Nel secondo caso viene comunque previsto un riequilibrio del sistema delle pene (la Fini-Giovanardi tratta allo stesso modo cannabis, cocaina ed eroina, con la reclusione da 6 a 20 anni) in modo da distinguere il piccolo spacciatore-consumatore dalle grandi organizzazioni mafiose di spaccio.

Si allarga inoltre il ventaglio di ipotesi di pene alternative al carcere. La certificazione dello stato di tossicodipendenza torna di esclusiva competenza del servizio pubblico. La proposta di legge Turco-Ferrero, per come sta prendendo forma, cancella cosi’ quella che era stata una delle misure piu’ contestate della Fini-Giovanardi, ovvero l’estensione ai privati della possibilita’ di certificare lo stato di tossicodipendenza ai fini delle misure alternative al carcere e della sospensione dell’esecuzione della pena.

Per quanto riguarda il capitolo della riduzione del danno, la nuova normativa fissa i criteri generali a cui devono conformarsi i progetti (ad esempio le sperimentazioni si devono basare su evidenze scientifiche) ma lascia alle singole Regioni la liberta’ di decidere le modalita’ concrete con cui attuarli.


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