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Ma l’educazione non diventi formalismo

Droga/ Una lettera aperta di Mazzi e Battaglia a tutti parlamentari

di Redazione

Gentile onorevole, come sai si sta apparecchiando in queste settimane il dibattito sulla nuova legge sulle droghe. La riforma della legge Fini-Giovanardi. Il ministro Ferrero sta lavorando con i ?suoi? più stretti collaboratori per la messa a punto di una proposta. Non è chiaro se per la predisposizione della proposta voglia tener conto dei lavori della Consulta da lui stesso istituita anche per questo scopo. Viste le anticipazioni sembrerebbe di no.

Dobbiamo ancora una volta constatare che il dibattito è partito con una piega sbagliata che disattende il cuore della questione ?dipendenze?. Se infatti Ferrero tende a sottolineare gli aspetti relativi alla tutela e ai diritti dei consumatori, la Turco torna a mettere al centro l?importanza degli aspetti sanitari e addirittura Amato rischia di ridurre il tema solo agli aspetti, pure importanti, di ordine pubblico. In questa cornice manca ancora il fondamentale punto di vista educativo. Noi diciamo che la questione droga è anzitutto una questione educativa che investe il nostro Paese e che dovrebbe vedere impegnati tutti i soggetti pubblici e privati.

Constatiamo purtroppo ancora una volta che il ?nostro mondo? tace e rischia di intervenire solo quando la frittata è pronta. Salvo poi lamentarsi e tentare di porre maldestramente alcune pezze a giochi fatti.

Siamo fortemente preoccupati perché mentre da una parte anche il più novello dei giovani politici si riempie la bocca sulla ?centralità dell?educare?, dall?altra parte avvertiamo come l?educazione si stia svuotando di senso e di concretezza.

In questo quadro sentiamo il dovere e la responsabilità di sollecitarvi ad una attenta riflessione e di presentarvi alcuni orientamenti che sono il frutto della nostra esperienza sul campo, passata e presente.

Auspichiamo che questo documento possa aprire una discussione serena e tradursi in proposta di legge.

Antonio Mazzi, Mimmo Battaglia

Per aderire alla lettera aperta inviare una mail a exodus@exodus.it


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