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Il prof che ha conquistato benigni

Franco Nembrini da anni gira l’Italia per far conoscere il “suo” Dante. Tra i suoi fans anche il comico toscano...

di Gabriella Meroni

La prima romana dello straordinario spettacolo Tuttodante di Roberto Benigni è stata segnata da una novità, ai più sfuggita. Benigni ha citato dal palco un appassionato professore di liceo di Bergamo, Franco Nembrini, che gira da tempo l?Italia a spiegare i canti della Divina Commedia con grande entusiasmo e con un successo pari solo alla semiclandestinità di questi appuntamenti. Non solo. Nembrini sedeva fra le prime fila del Teatro Tenda di piazzale Clodio, invitato personalmente dallo stesso artista toscano. Che pure aveva conosciuto solo attraverso le sue pubblicazioni e via cellulare (come lo ha avuto? Chissà). L?incontro di persona fra i due è poi avvenuto nel camerino, già affollato da vip ed esponenti dell?intellighenzia italiana, fra cui Scalfari e Rutelli. Ed è stato caloroso. Che cosa ha tanto colpito Benigni? A sentire come ha parlato l?altra sera, sembrerebbe che proprio la lettura della Divina Commedia come un itinerario reale, personale, di salita al Paradiso (tanto cara a Nembrini) abbia convinto Benigni. Un Benigni che pure deve aver letto tanti dantisti di professione in questi ultimi anni. Che dire? L?impressione è che un ?picciol? (come dice Dante nel canto di Ulisse) miracolo sia accaduto davvero. Eppure non è una cosa di poco conto, visto che Nembrini esprime certamente una lettura originale ma che sgorga dall?incontro con don Luigi Giussani e con la sua genialità. Una lettura che ha il merito di non essere accademica ma appassionata (come appassionato è Benigni) perché vicina anche all?esperienza quotidiana di ognuno di noi, e allo stesso tempo grandiosa perché parla delle cose che contano davvero nell?esistenza e nella storia. E dunque ancora una volta, Roma è la culla di un avvenimento inaspettato. Il grande toscanaccio, salutando lo sconosciuto professore di Bergamo fra la folla dei vip, ha detto: «Tanto ormai siamo insieme». Il mondo è piccolo, anzi ?picciol?. Per noi che amiamo Dante, Benigni e Nembrini da anni, è una cosa dell?altro mondo.


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