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Carcere: arriva il kit di accoglienza

Sono le nuove regole del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap)

di Redazione

Arriva il kit di accoglienza nelle 205 carceri italiane, e tutti gli istituti penitenziari entro il 10 agosto dovranno adeguarsi alle nuove regole con cui “accogliere” i nuovi arrivi. Visita medica e colloquio con uno psicologo nelle prime 12 ore dall’entrata, un libretto informativo (tradotto in varie lingue) sulle regole del carcere e sui diritti-doveri dei detenuti; doccia, acqua e cibo garantiti anche se le cucine sono chiuse. E la previsione di una sezione speciale per i primi giorni di detenzione, con camere di due-tre posti, piu’ tempo e spazio per socializzare e altre accortezze. Sono le nuove regole del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) che ha disposto la creazione di una ”sezione di accoglienza e attenzione” per attenuare il duro impatto del carcere sulle circa 7.500 persone per le quali ogni mese si aprono le celle. Con una circolare il Dap ha deciso di creare una sorta di ‘filtro’ tra esterno ed interno del carcere, innanzitutto per prevenire il rischio di suicidi che dal 2000 al 2006 sono stati innumerevoli e che, statisticamente, si verificano soprattutto durante il primo periodo dietro le sbarre. L’indulto ha alleggerito le carceri e i detenuti sono passati da oltre 60mila a 43.494, di cui la maggior parte (25.407) imputati in attesa di giudizio. Ma nonostante i benefici dell’atto di clemenza, il momento dell’arrivo in carcere resta il piu’ delicato.


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