Attivismo civico & Terzo settore

Ecco la legge che dà certezze

La promuove una coppia d’assi bipartisan delle materie fiscali, Giorgio Benvenuto e Giorgio Jannone. Che sono sicuri: verrà approvata in fretta...

di Maurizio Regosa

Sottrarre il 5 per mille alla tempesta sempre incombente della legge finanziaria e metterlo al sicuro nel porto del riconoscimento stabile e duraturo. È questo l?obiettivo di una proposta di legge presentata nei giorni scorsi dal presidente della Commissione Finanze e tesoro, senatore Giorgio Benvenuto (Ulivo) e dall?onorevole Giorgio Jannone (Forza Italia), già felicemente ?complici? nella traversata della +Dai-Versi, la legge per la deducibilità delle donazioni. L?augurio, naturalmente, è che il traguardo sia egualmente positivo.

Quanto alla proposta, parte dalla constatazione dell?ottimo risultato della prima edizione del 5 per mille: «È stato un meccanismo straordinario di democrazia e ha avuto un consenso di massa. Gli italiani hanno dimostrato di essere molto meglio di quanto pensino i loro governanti e le forze politiche. Perciò siamo convinti che questo strumento sia da incoraggiare potenziandolo. Invece sembra quasi che il governo sia rimasto stupito da questa partecipazione», spiega Benvenuto.

«Il 5 per mille può essere una formidabile leva di sviluppo», aggiunge Jannone, «visto che i cittadini scegliendo danno risorse a chi veramente lavora nel territorio. Questo esecutivo si è dimostrato del tutto inadeguato nella gestione di questa possibilità che va sottratta agli umori del governo di turno, ai tetti vari e agli ostacoli burocratici. Per ottenere questo risultato non c?è che una soluzione: rendere stabile il 5 per mille».

Ecco dunque la proposta di legge, un articolo in tutto, per dare continuità alla libertà di scelta contributiva destinandola alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, alle associazioni di promozione sociale, alle associazioni riconosciute, alle fondazioni, agli enti di ricerca scientifica e alle università.

Non sono fissati tetti di spesa. Sono esclusi gli enti locali perché, come spiega Jannone, «tutto ciò che è Stato a qualsiasi livello non ha bisogno di questo specifico supporto. Anche gli enti locali necessitano di risorse, ma non attraverso lo strumento del 5 per mille. La nostra è una legge cornice, e serve per far passare alcuni concetti. Primo: che è una legge bipartisan, come la +Dai -Versi; secondo, a porre l?attenzione sull?importanza del legame diretto fra contribuente e associazionismo».

Nel testo una conferma: l?idea di riservare lo 0,5% dell?intero ammontare della scelta dei contribuenti all?Agenzia per le onlus: un modo per aumentarne le risorse finanziarie e quindi la possibile efficacia.

Adesso il progetto di legge sarà presentato ufficialmente e comincerà il suo iter. Da parte di Benvenuto e Jannone c?è ottimismo: il percorso bipartisan dovrebbe essere utile a prevenire gli eventuali intoppi.

«Questo tema ormai è compreso da tutti, indistintamente dal colore politico», spiega Jannone. «Chiederemo un provvedimento d?urgenza in modo da far camminare la proposta in modo spedito. La presenteremo anche a Vita, che ci ha sempre affiancato, anzi è stato motore delle nostre battaglie».


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