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Protezione dei rifugiati: appello del Premio Nansen

Contrastare la xenofobia e fornire alternative alla detenzione di rifugiati e richiedenti asilo

di Redazione

«I richiedenti asilo che giungono nei diversi paesi del mondo vengono mantenuti in stato di detenzione in condizioni spesso di estremo disagio. Non hanno commesso alcun reato, per cui avvertono un profondo senso di ingiustizia. Dopo essere sfuggiti a povertà e persecuzione, tutto ciò che conoscono del paese ospitante è il centro di detenzione in cui si trovano» ha detto Katrine Camilleri, insignita dall?Agenzia delle NU per i Rifugiati (UNHCR) del Premio Nansen 2007.

Camilleri si è appellata ai governi presenti alla 58a assemblea annuale del Comitato direttivo dell?Agenzia delle Nazioni Unite perché introducano alternative alla detenzione dei richiedenti asilo e rifugiati di ogni parte del mondo, nonché adottino misure concrete per contrastare i fenomeni di xenofobia cui i rifugiati sono esposti.

Alle ore 18.30 del 1° ottobre Kethrine Camilleri riceverà dall?Alto Commissariato delle NU per i Rifugiati, Antonio Guterres, il Premio Nansen. La legale del JRS è stata prescelta quest?anno dalla Commissione Nansen in virtù della sua eccezionale dedizione alla causa dei rifugiati e per il suo straordinario contributo alla protezione e assistenza a profughi e rifugiati. «I governi hanno a disposizione tutta una serie di opzioni. Anziché rinchiuderli in centri di detenzione, potrebbero considerare di ospitare i richiedenti asilo in strutture aperte, prevedendo un sistema di regolare reporting e programmi di rilascio controllati. L?uso della detenzione dovrebbe essere evitato quanto più possibile e le condizioni nei centri hanno davvero bisogno di essere migliorati; soprattutto i bambini e altri gruppi vulnerabili non dovrebbero mai essere soggetti a detenzione», ha puntualizzato Camilleri.

Nel suo appello personale, la giovane madre ha insistito sull?importanza che l?azione di governo riveste nei confronti di queste problematiche. Le parole di Katrine trovano eco presso i colleghi JRS di tutto il mondo.
«Sono cinque mesi che Asha e i suoi due bambini sono trattenuti, insieme a 170 altre donne e bambini, in uno stanzone di un centro di detenzione thailandese. Possono soltanto praticare un minimo di esercizio fisico due ore alla settimana, e alla figlia di 7 anni è consentito andare a scuola solo due volte al mese. Ma ciò che è peggio, è che all?UNHCR non è più consentito l?accesso al centro per svolgere le pratiche di riconoscimento dello status di rifugiati. Asha e i suoi familiari hanno di fronte a sé due sole alternative: ritornare a casa e affrontare la persecuzione, oppure rimanere nel centro per un tempo indefinito», ha spiegato il responsabile per l?Advocacy del JRS Thailandia, Chen Chen Lee.

I governi devono impegnarsi più attivamente nel perseguimento dell?integrazione e di una maggiore tolleranza da parte delle nostre società. Dopo anni di disinformazione mediatica in svariati paesi, l?atteggiamento del pubblico nei confronti dei rifugiati si è fatto decisamente negativo. Bisogna che questi governi adottino con urgenza iniziative volte a spiegare i motivi per cui i rifugiati e altri migranti fuggono dai loro paesi d?origine. Tra le popolazioni ospitanti di molti paesi aleggia infatti un clima di paura. «Ana, 48enne rifugiata colombiana di colore, vive in Ecuador. Un giorno, mentre vendeva per la strada degli oggetti di artigianato di sua produzione, una cittadina ecuadoriana l?ha aggredita verbalmente, accusandola di rubare lavoro agli ecuadoriani, e poi l?ha denunciata alla polizia. La donna, che a quel tempo era priva di documenti, si è spaventata a tal punto da non uscire più di casa fino a che non le è stato riconosciuto lo status di rifugiata. Purtroppo, non si tratta di un incidente isolato. Se lo Stato non prende le dovute misure, chi proteggerà Ana?«, si è chiesto il direttore del JRS Ecuador, Guillermo Rovayo.

Il Premio Nansen, istituito nel 1954, è intitolato a Fridtjof Nansen, famoso esploratore norvegese e primo al mondo a occuparsi ufficialmente dei rifugiati sul piano internazionale. Edizioni precedenti hanno visto premiati Eleanor Roosevelt e Médecins sans Frontières. La 58a sessione annuale del Comitato Esecutivo dell?UNHCR si terrà al Palazzo delle Nazioni dal 1 al 3 ottobre. Il Comitato Esecutivo esamina e approva i programmi e i budget dell?UNHCR, nonché svolge funzione consultiva su questioni di protezione.


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