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Salute mentale: a Salerno il non profit è tagliato fuori

Diciotto realtà del non profit denunciano la situazione di emergenza e il trattamento impari a loro riservato dalle istituzioni

di Redazione

Di fronte alla gravissima situazione in cui si trovano i servizi non profit della Salute Mentale a Salerno, il giorno 7 ottobre, si è costituito un Patto tra diciotto realtà del terzo settore che rappresentano i cittadini utenti, i loro familiari, gli operatori di settore.
Il giorno 12 ottobre è stata raggiunta un?intesa fra la Regione e alcuni rappresentanti della Sanità privata campana: grazie a tale intesa sono state impegnate risorse finanziarie finalizzate a calmierare gli enormi disagi dovuti ai ritardati pagamenti delle spettanze. Sbalorditivamente, da questo intervento sono state escluse le cooperative sociali che da anni garantiscono prestazioni residenziali e semi-residenziali per centinaia di utenti della salute mentale. E questo perché sono state ritenute non assimilabili a quelle erogate dal settore Riabilitazione e delle Case di Cura Private, solo queste ultime ritenute essenziali.

E? l?ultimo gravissimo atto di una serie troppo numerosa di omissioni, inadempienze, inammissibili negligenze delle nostre Amministrazioni Regionali, Comunali e Sanitarie ai danni del non profit impegnato in questo settore. Le Aziende Sanitari Locali riconoscono rette indegne e inadeguate al valore delle prestazioni erogate dal non profit e le liquidano con ritardi medi di oltre un anno. A ciò si aggiunge l?aggravante che le cooperative sociali operano anche nel fornire prestazioni nei confronti di Comuni che non liquidano le dovute spettanze da non meno di 10 mesi. Tutto ciò determina un?oramai insostenibile crisi finanziaria del non profit il quale non riesce più a sostenere i costi dei propri servizi e delle proprie strutture.

Conseguentemente a tutto questo, gli operatori del settore non percepiscono stipendio da oltre 12 mesi e, nonostante ciò, garantiscono la continuità professionale ai propri servizi attraverso lavoro volontario e gratuito, esponendosi inoltre a ingenti passivi bancari e all?indebitamento ormai strutturale. Paradossalmente, a ciò si aggiungono gli ultimi adempimenti amministrativi che costringono le cooperative alla più rigorosa puntualità nel pagamento degli oneri tributari, fiscali e sociali. Le realtà che si riconoscono nel Patto hanno perciò deciso di intraprendere un programma di protesta a tutela dei propri utenti e dei propri operatori fino a quando non saranno soddisfatte le loro improcrastinabili rivendicazioni. Dichiarando, fin d?ora lo stato di agitazione, riservandosi tutte le iniziative di contestazione che dovessero risultare efficaci alla soluzione dei problemi esposti.

Aderiscono al ?PATTO PER LA SALUTE MENTALE?:

Associazione dei familiari ?Dalla Parte del Malato?
Cooperativa sociale ?Il Villaggio di Esteban?
Consorzio ?La Rada?
Associazione dei familiari ?Mai più soli?
Associazione di volontariato ?L?ipotenusa?
Progetto ?Mondi Solidali?
Cooperativa ?Marianela Garcia Vilas?
Cooperativa ?Senso Alato?
Cooperativa ?Allegramente?
Coopertaiva ?Tetto per tutti?
Cooperativa ?Mobility?
Cooperativa ?Nuova Frontiera?
Associazione ?Pianeta Handicap? ? C.D.H.
Cooperativa ?Stalker?
Consorzio ?Handy Care?
Casamica
Associazione ?Francesco Ascolta??
Cooperativa ?Oltre il giardino”


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