Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Media, Arte, Cultura

Comitato di bioetica: si dimette Elena Cattaneo

In una lettera spiega le ragioni della sua decisione

di Redazione

Elena Cattaneo ha dato formalmente le proprie dimissioni da componente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb). La ricercatrice, a quanto apprende l’Adnkronos, avrebbe deciso di lasciare il Cnb dopo essere stata al centro delle polemiche degli ultimi mesi. E questa mattina, all’inizio della riunione plenaria del Cnb, ha letto una lettera in cui ha elencato le ragioni «pesanti» del proprio gesto. Tra queste “l’impossibilita’ di riporre ulteriore fiducia nei confronti del presidente del Cnb Francesco Paolo Casavola, dei nuovi vicepresidenti Lorenzo D’Avack, Riccardo Di Segni e Laura Palazzani. Nonche’ in alcuni componenti del Comitato per la mancanza di correttezza”, dimostrata in occasione dell’estromissione della Cattaneo, insieme a Luca Marini e Cinzia Caporale, dalla carica di vicepresidenti del Cnb. La scienziata, in prima linea nella ricerca sulle cellule staminali e ordinario di Farmacologia all’universita’ degli Studi di Milano, dopo l’estromissione dalla carica di vicepresidente era rimasta tra i componenti del Cnb. E stamattina ha spiegato di “appoggiare la decisione di Luca Marini di presentare ricorso al Tar contro la sua sostituzione” e di “aver preso la decisione di dimettersi dopo la conferenza stampa del presidente Casavola a Palazzo Chigi lo scorso 26 ottobre”. Da qui l’intenzione di “tornare a spendere il proprio tempo per la ricerca”. La scienziata ha poi lasciato il Cnb, mentre l’assemblea, al termine della riunione, ha chiesto all’unanimita’ che la professoressa ritiri le dimissioni. Dimissioni che comunque, se irrevocabili, dovranno essere comunicate anche al presidente del Consiglio Romano Prodi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA