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Economia & Impresa sociale 

Governance: Coop Reno adotta il sistema dualistico

La Coop gestisce 32 supermercati tra Bologna, Ferrara e Rovigo

di Redazione

Bologna 19 dicembre 2007 ? Ieri sera ad Altedo (BO) si è tenuta l?assemblea straordinaria dei soci di Coop Reno che ha approvato un?importante modifica nello statuto della società cooperativa di consumo con sede a San Giorgio di Piano (BO) che gestisce 32 supermercati di medie dimensioni tra Bologna, Ferrara e Rovigo.

La riforma dello statuto prevede l?adozione del cosiddetto sistema dualistico. Sino ad oggi l?Assemblea della Cooperativa ha nominato un Consiglio di Amministrazione, cui è affidato il compito di gestire la società, e un Collegio Sindacale con il compito di controllare la gestione svolta dagli amministratori, come in tutte le società legate al sistema tradizionale. Con l?adozione del sistema dualistico, l?Assemblea nominerà un solo organismo, denominato consiglio di sorveglianza. Questo organismo avrà il compito di nominare il consiglio di gestione, cui sarà affidata la gestione della Cooperativa, e di controllarne l?operato, per conto dei soci.

?Abbiamo adottato questa riforma del governo per seguire due principi: migliorare la distinzione tra proprietà dei soci e gestione da una parte e potenziare la partecipazione dei soci dall?altra?, ha spiegato Paolo Bedeschi, presidente di Coop Reno precisando: ?Oltre allo statuto abbiamo modificato anche il regolamento sociale che ora prevede la creazione di sezioni dei soci praticamente per ogni negozio, in questo modo i soci possono partecipare più direttamente ed essere tutelati da un organismo quale il consiglio di sorveglianza che li rappresenta direttamente senza essere sommerso da compiti esecutivi?.

Il consiglio di sorveglianza ? secondo la legge e lo statuto che approvato – avrà rilevanti poteri: oltre alla nomina degli amministratori e alla revoca degli stessi, esso avrà il compito di fornire agli amministratori gli indirizzi generali cui la gestione dovrà attenersi e di verificare la loro corretta attuazione, anche attraverso l?approvazione del bilancio d?esercizio.

Lo statuto prevede che il consiglio di sorveglianza sia l?interlocutore privilegiato della struttura di organizzazione dei soci, che verrà estesa e più articolata nel territorio attraverso la sostituzione delle Zone con sezioni soci ? più numerose ed articolate territorialmente (tendenzialmente una per punto vendita)- che avranno ciascuna una sua Assemblea, un suo Consiglio, un suo Presidente; prevedendosi, ulteriormente, che i Presidenti delle sezioni soci a loro volta diano vita ad un?Assemblea che possa raccogliere e coordinare le istanze della base sociale e trasferirle al consiglio di sorveglianza. In questo modo il consiglio di sorveglianza da un canto potrà svolgere una efficace funzione attiva di ascolto e di sollecitazione della partecipazione democratica dei soci, convogliando verso la gestione le istanze che provengono dal territorio e dalla base della cooperativa; dall?altro che esso potrà efficacemente dar conto ai soci del concreto operare della gestione nel loro interesse e secondo le loro indicazioni.


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