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Famiglia & Minori

Droga, allarme rosa

Il vecchio rapporto di 1 a 7 tra maschi e femmine per il consumo di sostanze è solo un ricordo. Per alcol, cannabis, ecstasy e cocaina non ci sono quasi più differenze.

di Redazione

La parità fra i sessi è raggiunta. Almeno nel campo delle dipendenze. Nei consumi di sostanze, alcol in testa, le donne hanno ormai raggiunto i maschi. Una fotografia distante anni luce dallo storico rapporto di 1 a 7, (una consumatrice donna ogni sette consumatori uomini), indicato fino ad oggi dagli esperti del settore. A togliere definitivamente il velo dal fenomeno è stata una ricerca, Azienda notte, condotta dalla facoltà di Psicologia dell?università di Firenze e finanziata dal Fondo sociale europeo, che sarà resa pubblica nel mese di aprile. Patrizia Meringolo, curatrice dell?indagine che ha coinvolto giovani dai 18 ai 30 anni di Roma e di Lombardia, Puglia, Sicilia e Toscana, è in grado di presentare in anteprima a Vita i risultati della zona di Roma, «che comunque definiscono una linea di tendenza valida anche per le altre aree geografiche». Il campione di 300 giovani per zona è stato ?pescato? nei ritrovi notturni più in voga – bar, pub, discoteche, centri sociali – ma anche in occasione di grandi eventi come concerti, rave e scuole. «La sostanza traino», spiega la Meringolo, «è l?alcol, seguito dalla cannabis». L?86% delle donne (e il 93% degli uomini) dichiara di bere alcolici. Interessante notare però come l?abuso di alcol sia più incidente nella popolazione femminile rispetto a quella maschile nella fascia di consumo ?raramente? e ?massimo tre volte al mese? e non ci siano sostanzialmente differenze di genere per chi esagera col bicchiere al massimo tre volte a settimana. «In questo senso il consumo delle donne sembra maggiormente legato all?uscita di fine settimana o al grande evento di spettacolo, mentre gli uomini mantengono una netta prevalenza nei consumi quotidiani». La forbice si restringe, fino quasi a chiudersi se si mette nel mirino la cannabis. Che dichiarano di utilizzare 73 ragazzi e 71 ragazze su cento. Praticamente un pareggio. La struttura della frequenza di assunzione replica quella dell?alcol. Nei consumi saltuari le donne superano i maschi, che invece mantengono la maggioranza fra gli amanti dello spinello giornaliero (42% contro 30). «Alcol e canapa appaiono come droghe del divertimento, sono sostanze che non preoccupano né un sesso né l?altro», nota la psicologa toscana. La dinamica però non cambia nemmeno prendendo in considerazione ecstasy, lsd e cocaina. La percezione, per la cocaina a dire il vero sempre più annacquata, è quella di avere a che fare con sostanze più problematiche, il che spiega il calo del numero dei consumatori, ma le differenze di genere anche in questo quadro sono ridotte ai minimi termini (con l?esclusione dell?lsd). Come si evince dalla tabella che pubblichiamo in questa pagina.

Modelli di consumo
I dati allarmano Claudio Cippitelli, membro del Comitato scientifico sulle dipendenze istituito presso il ministero della Solidarietà sociale. «È un processo che è incominciato qualche anno fa e che gli anglosassoni hanno battezzato ?femminilizzazione dei consumi?». Il nemico da sconfiggere quindi non è più la sostanza in quanto tale, ma il modello di consumo in cui sono proiettati i ragazzi. La percezione, insomma, che drogarsi non fa poi così male. Eroina compresa. «Anche gli oppiacei stanno tornando in auge», aggiunge Cippitelli . Donne o uomini non fa differenza. «Il rapporto 1 a 7 resta valido per chi si fa in vena, ma non è credibile, anche se non ho dati ufficiali, per chi sniffa e per chi fuma». L?escalation dei consumi al femminile intanto incomincia a farsi sentire anche alle porte dei servizio territoriali. Franco Taverna, coordinatore nazionale di Exodus, non ha difficoltà ad ammettere che «il fenomeno è in crescita». Lo screening fiorentino, pur nella sua parzialità, offre quindi una solida sponda agli indizi contenuti nelle pieghe dell?ultima Relazione al Parlamento. In Italia, segnalava già a giugno il documento, il trend di crescita del consumo di cocaina della ragazze fra i 15 e i 24 anni nel 2006 è stato superiore a quello dei ragazzi di pari età. E ancora: tra consumatori di cannabis fra i 24 e i 35 anni il divario fra maschi e femmine in un anno è sceso dal 9 al 5%. Il consumo di eroina, soprattutto in età adulta, cresce in percentuale quasi uguale, mentre la decrescita del consumo di alcol è meno decisa per le donne rispetto agli uomini (fra il 2005 e il 2006, maschi -3%, donne -1%).

ha collaborato Daniele Biella


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