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Autismo: il tavolo nazionale presenta le sue indicazioni

Non è una psicosi, serve inserire nei Lea alcuni indicatori specifici, ci vorrebbe un forum nazionale permanente: ecco la sintesi dei lavori del Tavolo di lavoro del Ministro Turco

di Sara De Carli

Il Tavolo di lavoro sulle problematiche dell?autismo, istituito su indicazione del Ministro della Salute, ha presentato la propria relazione finale. Il tavolo ha lavorato dal maggio 2007 al gennaio 2008 e ha discusso della diffusione dell?autismo e delle cause ,dei problemi relativi alla presa in carico, dell?assetto dei servizi, dell?efficacia dei trattamenti, della formazione degli operatori, delle necessità di ricerca scientifica.
Tutti i diversi componenti del Gruppo di lavoro sono stati concordi su alcuni punti:

  • L?autismo va inquadrato come un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (secondo gli ormai accreditati sistemi di classificazione internazionali, ICD 10 e DSM IV) e non più come ?Psicosi?,
  • I programmi per la cura e tutela delle persone con disturbi di tipo autistico richiedono un cambiamento di paradigma nell?approccio alla disabilità imperniato sulla persona, i suoi diritti, le sue necessità e le sue potenzialità. Questo approccio comporta una politica generale dei servizi rispettosa della globalità della persona con autismo, dei suoi progetti di vita e di quelli della sua famiglia;
  • Vi è l?esigenza di una rete di servizi sanitari specialistici, di diagnosi e trattamento, accessibili e omogeneamente diffusi in tutti i territori regionali, per garantire il superamento della disomogeneità e della difformità di opportunità di cura e presa in carico;
  • Occorre diffondere la consapevolezza che l?autismo è un problema che riguarda l?intero ciclo della vita. Più di una ricerca condotta in vari territori regionali segnala il crollo numerico delle diagnosi di autismo dopo i 18 anni.

Il tavolo ha fatto anche delle proposte concrete, a partire dalla definizione di un piano di intervento denominabile come ?progetto nazionale autismo?. Chiede poi di definire standard qualitativi e quantitativi minimi per i servizi, differenziando i servizi per i minori e quelli per gli adulti, e introdurre nei LEA alcuni indicatori specifici e di costituire un ?Forum nazionale autismo? in grado di garantire un momento stabile di incontro tra Ministero, Amministrazioni Regionali, Servizi, Società Scientifiche e Associazioni delle Famiglie e del Privato Sociale.


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