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Psichiatria: in un manifesto la mancata applicazione della legge 180

I firmatari, tra cui Arci, Cgil, Cnca, Fondazione Franco Basaglia e Forum Nazionale Salute Mentale, rivendicano per i malati psichici, tra l'altro, ''il diritto al lavoro e alla casa". La raccolta

di Redazione

A 30 anni dalla legge 180, che ha imposto la chiusura dei manicomi nel nostro Paese, in troppi dipartimenti di salute mentale le dotazioni organiche, gli ambienti di lavoro, le capacita’ operative, ”sono del tutto inadeguate a garantire l’esercizio concreto del diritto alla salute mentale e degli altri diritti di cittadinanza e, talvolta, la stessa dignita’ della persona”. E’ quanto denunziano 17 organizzazioni che hanno promosso un Manifesto incentrato su 10 ”questioni fondamentali” da portare al confronto delle autorita’ politiche, alle istituzioni, ai cittadini, affinche’ ”si affrontino con decisione i problemi della salute mentale, nella prospettiva non solo delle cure mediche, ma anche della restituzione alle donne e agli uomini, che vivono la condizione della sofferenza mentale, dei diritti di cittadinanza”.
I firmatari del Manifesto, tra cui realta’ quali l’Arci, la Cgil, la Cnca, la Fondazione Franco Basaglia e Forum Nazionale Salute Mentale, rivendicano per i malati psichici, tra l’altro, ”il diritto al lavoro, il diritto alla casa, il diritto alle relazioni affettive, il diritto ad una vita conforme alle proprie attitudini e alle proprie capacita’ e potenzialita”’. Il Manifesto-Appello aprira’ la raccolta di firme in tutto il Paese a partire dal 28 marzo


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